Dal Covid alle guerre Nato: Figliuolo "premiato" a Tripoli

5611
Dal Covid alle guerre Nato: Figliuolo "premiato" a Tripoli

 
Vi ricordate l'ironia diffusa che suscitava la divisa del generale Figliuolo ogniqualvolta si presentasse in sala stampa ai tempi in cui era commissario straordinario per l'emergenza Covid?
 
 

Era per via di quella sfilza inverosimile di mostrine sul petto, che anziché conferirgli autorevolezza, lo rendevano piuttosto un personaggio alla Sturmptruppen.

Bene, oggi sappiamo come usa conquistarsi quelle mostrine: con i riconoscimenti di eserciti irregolari cui noi diamo sostegno come fossero i tempi degli ascari e delle colonie dell'impero.

È successo lo scorso mercoledì a Tripoli. Come da foto, il generale Figliuolo ha ricevuto il premio “Scudo di lealtà" dalle mani di Mohamed al-Haddad, Comandante Supremo del cosiddetto Esercito Libico, ossia un manipolo di generali rimasti a fare da foglia di fico al governo illegittimo di Dabaiba.

Per intenderci, i loro corpi sono quelli che da anni noi Italiani e in fila tutti gli Europei andiamo ad addestrare.

Di fatto non sono milizie, ma, a loro volta, senza il consenso delle milizie non potrebbero essere al loro posto.

Non sono milizie perché hanno alle spalle, a differenza di queste, una qualche preparazione militare accademica.

Ma sono a tutti gli effetti il corpo militare al servizio di un governo impostore, quello di Tripoli, privo della fiducia del parlamento e strenuamente sostenuto fino all'ultimo dalle cancellerie europee.

Negli ultimi mesi peraltro le milizie di Tripoli hanno cominciato a defezionare, sentendo che il vento in Libia sta cambiando e ansiose di procurarsi un salvacondotto nella Libia che verrà. 

Per dare un'idea del clima che regna nel paese in queste settimane, alcuni giorni fa il feldmaresciallo dell'Esercito Nazionale Libico, fedele al parlamento, Khalifa Haftar, durante un discorso ha invitato la popolazione di Tripoli ad insorgere contro le autorità usurpatrici e pertanto anche contro questi militari che ora omaggiano il generale Figliuolo. Dopo di che, ha dichiarato Haftar, l'Esercito accorrerebbe in soccorso per liberare Tripoli dalle milizie.

E dunque, nonostante quanto raccontato, il nostro prode generale italiano ha trovato giusto il tempo per una scappata a Tripoli praticamente sotto assedio e ritirare il riconoscimento, accompagnato dall'ambasciatore italiano Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, a Tripoli per sostenere un governo coloniale e fingere di non sapere che le legittime autorità libiche  sono militarmente respinte a est.

Pandemia o guerre Nato in giro per il mondo insomma, il generale Figliuolo è sempre in prima linea a metterci il suo faccione sorridente.

Ormai l'Italia di fine impero americano si auto-rappresenta con tinte da fumetto, mentre anche a Tripoli la lancetta batte gli ultimi rintocchi.


 L'URLO: SCHIAVI IN CAMBIO DI PETROLIO

"il libro di Michelangelo Severgnini vi svela tutto quello che vi tengono nascosto sulla Libia"



Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti