"Disinformazione". L'Ambasciata tunisina risponde ad un articolo di Repubblica
di Francesco Fustaneo
Lo scorso 19 maggio, il quotidiano la Repubblica pubblicava un articolo dal titolo assai eloquente : “Aerei militari russi in Tunisia, allarme Usa: “Mosca si espande”. Effetto migranti, timori per il governo Meloni”.
”Nei giorni scorsi - scriveva il quotidiano del gruppo Gedi- sono avvenuti avvistamenti di velivoli che atterravano nell’aeroporto di Djerba, isola tunisina vicina al confine con la Libia. La natura dell’attività non è ancora chiara”.
Nell’articolo la Repubblica aggiungeva di aver chiesto al dipartimento di Stato se fosse a conoscenza dei voli russi in Tunisia e cosa ne pensasse. La risposta: “Continuiamo a essere preoccupati per le attività di Wagner, e quelle sostenute dalla Russia nel continente africano, che alimentano i conflitti e favoriscono la migrazione irregolare, anche verso la Tunisia”.
Ora premettiamo che un paese sovrano, se è davvero tale, può decidere di ospitare velivoli di altri paesi senza dover chiedere permesso a la Repubblica o ai governi di nazioni terze; di fatti non ricordiamo alzate di scudi dalle parti della redazione di Molinari quando nel luglio del 2023, la Tunisia riceveva quattro velivoli da addestramento militare T-6C presso la base aerea di Sfax, come parte del progetto di cooperazione con gli Stati Uniti per rinnovare la flotta dell'aviazione militare.
Entrando però nel merito della questione, l’aspetto curioso era che della notizia degli arei russi a Djerba, data dal giornale fondato da Scalfari, effettivamente non c’era riscontro tra la stampa tunisina.
Anche la correlazione addotta tra il gruppo Wagner con i fenomeni migratori che interessano la Tunisia, per chi ha un minimo di dimestichezza della realtà del paese nordafricano appare assai risibile e per molti versi non si spiega se non con la presunta “russofobia” di cui oramai da qualche annetto sembrano essere afflitte le principali testate giornalistiche del mainstream italiano.
Quanto alle reazioni ufficiali dei paesi interessati, queste non sono tardate ad arrivare. Se dal canto suo l'Ambasciata della Federazione Russa a Tripoli, in Libia, a stretto giro ha definito "falsa" la notizia diffusa in Italia sulla presenza di aerei militari nel paese dei gelsomini, ora a smentire la Repubblica e’ proprio l’ambasciata tunisina in Italia che in un comunicato bolla quella di la Repubblica sic et simpliciter come disinformazione.
“In riferimento alla disinformazione recentemente pubblicata in un articolo pubblicato sul quotidiano la Repubblica il 19-05-2024 - si legge nella nota ufficiale pubblicata su Facebook che riportiamo integralmente - riguardante la presunta attività di aerei militari russi presso l'aeroporto di Djerba che indica la presenza di elementi del gruppo "Wagner" sull'isola tunisina, l'Ambasciata della Repubblica tunisina a Roma smentisce fermamente queste accuse e invita i media ad occuparsi di queste informazioni nell'ambito dell'impegno per il rispetto dell'etica professionale e degli standard che guidano il lavoro dei media.
Per evitare la diffusione di tali informazioni infondate sul nostro paese Tunisia, l'Ambasciata invita i vari media a controllare in anticipo tutti i dati provenienti da fonti ufficiali autorizzate. L'Ambasciata rinnova, in questa occasione, la volontà di sottolineare che la Repubblica tunisina è un paese indipendente e dotato di sovranità, da sola garantisce la completa sicurezza del suolo, e respinge ogni tipo di ingerenza straniera nei suoi affari interni.
Per quanto riguarda i flussi migratori irregolari, l'Ambasciata sottolinea che la Tunisia è stata la prima ad informare i propri partner della regione che questo fenomeno rappresenta una minaccia per tutti i paesi di origine, passaggio e scopo, e vi potrà porre fine, salvando vite umane solo affrontando le sue cause profonde”.
Insomma dalle parti di via Cristoforo Colombo, qualcuno in redazione dovrebbe essere un po’ in imbarazzo.
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