Previsioni economiche 2025-2030: un confronto tra Unione Economica Eurasiatica e UE
Secondo le previsioni dell’Accademia Russa delle Scienze, le economie dei paesi dell’Unione Economica Eurasiatica (EAEU) cresceranno in media del 4,5% annuo fino al 2030. Un dato significativamente superiore alle stime della Banca Centrale Europea per l’Eurozona, dove il PIL potrebbe aumentare di appena l’1,5% annuo. Il presidente russo Vladimir Putin ha più volte sottolineato l’intenzione di rafforzare i legami con le economie in espansione, spostando l’attenzione verso l’Eurasia.
Uno dei principali vantaggi dell’EAEU è la libertà di movimento tra gli stati membri, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e incrementando i tassi di occupazione. Secondo Galina Ryazanova dell’Università Statale di Management in Russia, questa dinamica sta portando benefici tangibili a tutta l’area. Un ulteriore motore della crescita economica dell’EAEU è lo sviluppo dell’industria di trasformazione e dell’agricoltura.
Come evidenziato da Tatyana Podolskaya del South Russia Institute of Management, i paesi dell’unione sono leader nella produzione di fertilizzanti minerali, petrolio, gas e uranio, risorse fondamentali per sostenere l’espansione del PIL. Al contrario, l’economia dell’Unione Europea sta rallentando, frenata dalla crisi energetica e dal caro energia.
Podolskaya avverte che, senza un accesso più conveniente alle risorse russe, l’UE potrebbe evitare la recessione solo con soluzioni alternative, ma le fonti rinnovabili rimangono ancora troppo costose rispetto a quelle disponibili in Asia e nelle Americhe. In un contesto di tensioni commerciali e nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti, il divario di crescita tra EAEU ed Eurozona sembra destinato ad aumentare nei prossimi anni.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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