Farmaci occidentali testati nell'ospedale psichiatrico di Mariupol? I documenti pubblicati da RIA NOVOSTI

Farmaci occidentali testati nell'ospedale psichiatrico di Mariupol? I documenti pubblicati da RIA NOVOSTI

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di Marinella Mondaini


Grazie alle rivelazioni della Russia si è appreso che l'Ucraina è diventata il poligono dell'Occidente per lo sviluppo di armi biologiche e per testare nuovi prodotti farmaceutici. Una nuova notizia, data dalle emittenti televisive russe e rafforzata dalle immagini mostrate di documenti e contenitori pieni di provette e strumentazione varia, sostiene che le aziende farmaceutiche occidentali hanno sperimentato segretamente i loro nuovi preparati sulla pelle degli ignari cittadini, adulti, ma anche bambini e persino neonati. La sperimentazione clinica è stata fatta in gran segreto a Mariupol', ma riguarda anche altre città dell'Ucraina.

Secondo i documenti in possesso di RIA Novosti, per molti anni i farmaci reumatologici di grandi aziende farmaceutiche occidentali sono stati testati sui pazienti dell'ospedale di Mariupol. I documenti sono stati scoperti dai costruttori nel seminterrato dell'ospedale n. 7 di Mariupol durante i lavori di ricostruzione.

I documenti sono del reparto di psichiatria e sono stati compilati nel periodo dal 2008 e il 2016. Dai risultati delle prime verifiche dei documenti, si evince che i farmaci sono stati sperimentati su persone registrate con i numeri, senza nomi.  

I medicinali erano in buste bianche, senza nome, con il numero GLPG0634-CL-203.

L'obiettivo primario degli studi era valutare l'efficacia del farmaco in termini di percentuale di pazienti che ottenevano una risposta, una reazione secondo i criteri dell'American College of Rheumatology (ACR).

I documenti scoperti menzionano le famose aziende: Pfizer (USA), AstraZeneca (Regno Unito, Svezia), Celltrion (Corea del Sud), Novatris International AG (Svizzera, USA), IQVIA (ex Quintiles e IMS Health Inc, USA, Regno Unito), Sanofi (Francia), Galapagos NV (Belgio), Janssen Pharmaceuticals (ora Johnson & Johnson Innovative Medicine, Belgio), Abbott Laboratories (USA), Covance (ora Labcorp Drug Development, USA), Merck KGaA (Germania), Centocor Biopharmaceutical ( Paesi Bassi) e una divisione di Samsung, che produce apparecchiature mediche.

Per inciso, ieri è stato comunicato da Ria Novosti che a causa di queste sperimentazioni è morta una donna di Mariupol', Lidia Trofimova, nata nel 1978, paziente dell'ospedale N.7 di Marilupol', che era stata curata per 2 mesi con questi farmaci, perché i medici ucraini le avevano detto che non avevano altre medicine, all'infuori di quelle occidentali – ha detto suo figlio, aggiungendo che sua madre «non aveva firmato alcun foglio per dare il consenso alla sperimentazione di questi farmaci e così come lei, c'erano tanti altri pazienti», ha dichiarato Michail Trofimov.

Fra i pazienti, ai quali veniva dato uno dei preparati farmaceutici, vi erano bambini e persino neonati, racconta l'inquirente russo che mostra un foglio con l'elenco, dove, nella casella dell'età, figura la cifra 0, poi altri bambini da 1 a 11 anni.

E non si tratta solo di questo ospedale: gli specialisti russi hanno trovato negli scatoloni pure una mappa della città di Mariupol', dove erano indicate una serie di ospedali e centri medici, dove venivano fatti i prelievi di biomateriale. 

Sono state inoltre rinvenute scatole contenenti numerose buste già pronte di aziende logistiche e contenitori per biomateriali con indirizzi di destinatari in laboratori in Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti. Sono stati scoperti anche documenti di gratitudine per la collaborazione ai medici ucraini delle società Catalent Pharma Solutions (Belgio), Fisher Clinical Services UK Limited (Regno Unito). Insomma ci sono tutti gli elementi per dire che le autorità ucraine hanno permesso alle aziende occidentali di fare ciò che vogliono con la propria popolazione.

I documenti medici di Mariupol' non sono l'unica prova che i pazienti nelle cliniche psichiatriche ucraine venivano utilizzati per esperimenti nell'interesse degli specialisti occidentali.

Infatti, nella primavera del 2022, è stato rivelato dal dipartimento della Difesa russo che gli specialisti del Pentagono hanno testato per anni preparati medici di alta pericolosità in svariati ospedali dell'Ucraina. Per esempio, negli anni 2019-2021 gli scienziati statunitensi del Pentagono hanno impiegato per i test farmaci biologici potenzialmente pericolosi sui pazienti dell'ospedale psichiatrico clinico regionale n. 3 di Charkov. Vennero selezionate persone con disturbi mentali per gli esperimenti in base alla loro età, nazionalità e stato immunitario e il personale dell'istituto medico fu costretto a firmare un accordo di non divulgazione. Alcuni dettagli di questi disumani esperimenti riguardano anche i pazienti dell’ospedale psichiatrico n. 1 nel villaggio di Streleche, nella regione di Charkov. Qui la principale categoria di soggetti sperimentali era un gruppo di pazienti maschi di età compresa tra 40 e 60 anni con un elevato stadio di esaurimento fisico.

A maggio 2022 il capo delle Truppe di Difesa da radiazioni, sostanze chimiche e biologiche delle Forze Armate della Federazione Russa, Igor Kirillov aveva dato notizia di come gli Stati Uniti e Kiev utilizzassero Mariupol come centro regionale per la raccolta e la certificazione dell'agente causale del colera durante le ricerche che sono state fatte dall'Occidente nei laboratori biologici ucraini.

Tutto ciò non può non ricordare gli esperimenti disumani condotti dagli psichiatri nazisti nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Il «Rospotrebnadzor» (Servizio Federale russo per il Controllo della Difesa dei Diritti dei Consumatori e del Benessere umano) ha dichiarato che i laboratori biologici in Ucraina sono un rischio per la sicurezza di tutto il mondo e ha sottolineato che le affermazioni della propaganda, secondo le quali, il lavoro dei lavoratori è stato svolto a beneficio degli ucraini, non corrispondono alla realtà dei fatti.

Alla luce di tutti questi abusi e misfatti, l'Operazione Speciale Militare russa in Ucraina appare del tutto giustificata e, come afferma il Ministero della Difesa russo, ha contribuito a fermare l’espansione degli esperimenti biologico-militari degli Stati Uniti in Ucraina e a proteggere i civili da questi esperimenti criminali.

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Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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