Game over Guaidò. Macron parla con il «presidente» Maduro alla Cop 27
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha tenuto una serie incontri bilaterali con i capi di Stato e di governo di diversi Paesi che partecipano alla 27ª Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27), in corso in Egitto.
In particolare, Maduro ha sostenuto un interessante colloquio con il suo omologo francese Emmanuel Macron.
"Mi piacerebbe che potessimo parlare ancora un po' e iniziare un lavoro bilaterale che sia utile per il Paese e per la regione”, ha affermato Macron rivolgendosi al collega venezuelano.
Allo stesso modo, ha assicurato che, una volta terminato il vertice sul clima, avrebbe chiamato personalmente Maduro - al quale si è sempre rivolto con l'appellativo di "presidente" - per discutere in modo più approfondito il suo approccio.
Da parte sua, il leader bolivariano ha sottolineato che Caracas e Parigi hanno "buoni amici in comune" che potrebbero fungere da anello di congiunzione nella ricomposizione delle relazioni, deteriorate dopo il riconoscimento da parte dell'Eliseo dell'ex deputato Juan Guaidó come cosiddetto "presidente ad interim" del Paese sudamericano.
A questo proposito, Macron ha ricordato che i presidenti di Argentina (Alberto Fernández) e Colombia (Gustavo Petro) saranno presto nella capitale francese per partecipare alla quinta edizione del Forum della pace di Parigi.
Così, ha lasciato intendere che Petro e Fernández potrebbero fungere da mediatori, mentre Maduro ha annunciato che il Venezuela invierà al forum il presidente dell'Assemblea Nazionale, Jorge Rodríguez.
"Con lui si può parlare con fiducia, con assoluta fiducia”, ha evidenziato Maduro.
Sembrano davvero lontani i tempi (febbraio 2019) in cui la Francia e gli altri vassalli europei di Washington riconoscevano Juan Guaidò in qualità di “presidente incaricato” del paese. Una vera e propria farsa. Un disperato tentativo di rovesciare Maduro visto che nelle urne il popolo venezuelano continua a votare in maggioranza per la Rivoluzione Bolivariana.
Adesso che Guaidò è stato scaricato finanche dagli Stati Uniti, i quali insieme ai vassalli europei hanno bisogno del petrolio venezuelano, i governi europei come quello francese che avevano riconosciuto il burattino golpista come “presidente incaricato”, fanno retromarcia e tornano a dialogare con Maduro. L’unico e solo presidente del Venezuela. L’unico leader che davvero governa il paese sudamericano.
Game over Guaidò.