Gattini, ricette e il suicidio (finale) di Facebook dopo il 7 ottobre

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Gattini, ricette e il suicidio (finale) di Facebook dopo il 7 ottobre


di Gianpasquale Santomassimo

Da quando, dopo il 7 ottobre, è stata avviata la soluzione finale della questione palestinese, le pagine di Facebook hanno preso ad affollarsi di foto di località amene e di antichi borghi, di avvenenti fanciulle, di piatti e ricette di cucina locale, di segnalazioni di ristoranti vicini e lontani, degli inevitabili gattini e cagnolini.

Immagino che molti commentino gli avvenimenti del Medio Oriente, ma non ve n'è traccia se non sporadica. Se ci si prova a formulare un giudizio, Fb interviene subito avvertendo che il post "viola gli standard della community" e verrà oscurato. Non bastasse questo, da parte delle autorità c'è la spinta a inasprire il controllo. Ursula lamenta che i social siano troppo permissivi e invoca censura più ferrea.

E' una sorta di suicidio autoassistito di un social che era stato in passato strumento di dibattito e scambio di opinioni, e che rischia sempre più di diventare inutile e irritante.

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