Gaza: il Redde rationem dell'occidente
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di Laura RU
A Gaza l'Occidente si trova in una situazione che si potrebbe definire di doppio legame, vale a dire deve rispondere a due imperativi che si contraddicono a vicenda.
Se continua a sostenere l'occupazione genocida della Palestina da parte di Israele, perde quel che resta della sua reputazione internazionale, che è già a brandelli; se ritira tale sostegno all'entità sionista, perde il principale agente e baluardo dell'imperialismo americano in Medio Oriente. In una situazione di doppio legame, non si è in grado di definire l'esatta natura della situazione paradossale e si tende a ricorrere alla negazione dell'evidenza come strategia adattiva.
Se continua a sostenere l'occupazione genocida della Palestina da parte di Israele, perde quel che resta della sua reputazione internazionale, che è già a brandelli; se ritira tale sostegno all'entità sionista, perde il principale agente e baluardo dell'imperialismo americano in Medio Oriente. In una situazione di doppio legame, non si è in grado di definire l'esatta natura della situazione paradossale e si tende a ricorrere alla negazione dell'evidenza come strategia adattiva.
La causa per genocidio intentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia ha reso impossibile continuare a negare l'evidenza e oggi costringe questo tribunale internazionale, presieduto da una giudice statunitense, a pronunciare un verdetto. O condanna Israele o danneggia irreparabilmente non solo la propria reputazione, ma anche quella dell'Occidente collettivo e del suo fumoso "ordine basato sulle regole".