Gianluca Ferrara (M5S): L'ultimatum UE al Venezuela è una «stronzata megagalattica»

7022
Gianluca Ferrara (M5S): L'ultimatum UE al Venezuela è una «stronzata megagalattica»



di Gianluca Ferrara* - Il Fatto Quotidiano
 


L’ultimatum Ue al Venezuela di indire nuove elezioni in otto giorni, pena il riconoscimento di Guaidò come legittimo presidente del Paese, è strumentale e inapplicabile e assomiglia molto all’ultimatum dato a Saddam Hussein sulle armi chimiche, prima dell’invasione dell’Iraq.


Alessandro Di Battista l’ha giustamente definita “una stronzata megagalattica” poiché sappiamo tutti che la proposta non verrà accettata dal governo venezuelano. Condivisibile, invece, è la riflessione e l’indicazione data dal sottosegretario Manlio Di Stefano circa lo stimolo all’Ue: “Se l’Unione europea vuole dare un senso alla sua esistenza, l’unica cosa che può fare per la crisi venezuelana è organizzare un incontro tra l’Alto Rappresentante Federica Mogherini e il Ministro degli Esteri del Venezuela Jorge Arreaza per rendere fattivo il supporto della Ue al dialogo lanciato da Messico e Uruguay. Basta iniziative personali, cerchiamo pace e dialogo invece di bandierine nazionali da dare in dote agli Usa o alla Russia”.

 

Basta tornare al recente passato – alla propaganda che ha anticipato interventi militari in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria e in Ucraina – per rendersi conto come sul Venezuela sia in corso una vera e propria campagna di propaganda che, se non fermata, anticiperà presto o tardi una guerra civile e un intervento militare esterno in nome della democrazia. Un copione già visto appunto nei casi precedenti.


Come al solito, i media e le forze politiche chiedevano a gran voce la partecipazione dell’Italia a missioni militari finalizzate a rovesciare i governi di quei Paesi. Coloro che si opponevano alla guerra venivano tacciati di essere prima filo-talebani, poi filo-Saddam, poi ancora filo-Gheddafi, filo-Assad e poi filorussi. Oggi chi si oppone al possibile intervento in Venezuela è tacciato di essere filo-Maduro. Nulla di nuovo sotto il cielo.

 

Eppure in nessuno dei casi precedenti la ricetta degli Stati posti a guardia dei principi di “democrazia e prosperità dei popoli” ha ottenuto gli effetti desiderati. Ovunque, purtroppo, le ingerenze esterne hanno scatenato sanguinosissime guerre civili che durano da anni: devastazione delle infrastrutture, delle città, distruzione delle istituzioni e dell’ordine che, seppur precario, permetteva una vita sicuramente migliore rispetto a quello che è successo dopo.


Oggi, chi sta fomentando la creazione di due governi in Venezuela non lo fa per tutelare il popolo o per far trionfare la democrazia, ma per spianarsi la strada verso l’appropriazione delle risorse e per motivi geopolitici. Non è un segreto che Russia e Cina stiano aiutando Maduro, in un continente da sempre sotto la diretta influenza americana, così come non è un segreto che il Venezuela abbia le più cospicue riserve petrolifere al mondo. Il petrolio e la geopolitica sono i veri motivi dell’attenzione verso il Venezuela e la popolazione, che oggi tutti vogliono aiutare ad autodeterminarsi, sarà l’agnello sacrificale di questo nuova partita di Risiko.

 

La posizione dell’Italia è molto delicata, in quanto centinaia di migliaia di nostri connazionali rischiano di trovarsi coinvolti in un conflitto dagli esiti incerti: questo ci impone ancor di più la massima responsabilità e moderazione e non certo toni da ultras come ho purtroppo sentito nell’aula del Senato di recente. Sono persuaso che il popolo venezuelano saprà presto risollevarsi pacificamente da questa crisi economica e istituzionale, ma dobbiamo fare in modo che ciò possa verificarsi e che un eventuale cambio di regime sia ordinato e pacifico. Basta, entrare a gamba tesa negli affari interni di un Paese sovrano!


Il M5S da sempre si oppone alle guerre a prescindere da chi governa, perché ci sono sempre soluzioni alternative che tutelano, per quanto possibile, la stabilità di un Paese e la sua popolazione. Noi non siamo né con Maduro né con Guaidò, ma nemmeno con chi si autoproclama guardiano della “democrazia e della prosperità” altrui. Noi siamo con il popolo venezuelano, che deve essere libero di scegliersi chi lo rappresenta.

*Senatore del Movimento 5 Stelle

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

L’alba grigia dei popoli europei di Marco Bonsanto L’alba grigia dei popoli europei

L’alba grigia dei popoli europei

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Un nuovo 8 Settembre? di Giuseppe Masala Un nuovo 8 Settembre?

Un nuovo 8 Settembre?

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L’ERA DEI QUISLING L’ERA DEI QUISLING

L’ERA DEI QUISLING

L'Europa tra l'incudine ed il martello di Giuseppe Giannini L'Europa tra l'incudine ed il martello

L'Europa tra l'incudine ed il martello

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il presidente Mattarella non ricorda? di Michele Blanco Il presidente Mattarella non ricorda?

Il presidente Mattarella non ricorda?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti