Giornalisti europei e nordamericani pagati dall'intelligence marocchina
Assoldati per calunniare il Fronte Polisario insinuando connessione con il terrorismo jihadista
Il servizio di intelligence marocchino, diretto da Yassine Mansouri, ha avuto sul libro paga giornalisti americani, francesi, inglesi, assoldati per lodare il Marocco e attaccare il Fronte Polisario, legittimo rappresentante del popolo Saharawi riconosciuto dalle Nazioni Unite, insinuando una sua connessione con il terrorismo jihadista.
L'incaricato di reclutare e pagare i giornalisti era Charai Ahmed, direttore del settimanale L'Observateur du Maroc.
Queste rivelazioni, contenute nei documenti segreti marocchini, sono state diffuse da un hacker che si firma come "Chris Coleman" e contenute nel suo blog “Desde El Atlantico” , sotto il titolo di "Wikileaks del majzen: gravi segreti del regime marocchino allo scoperto".
I giornalisti Richard Miniter e Joseph Braude cercavano di trasmettere falsità all'opinione pubblica americana secondo le quali i Sahrawi (Polisario) avevano connessioni con il "terrorismo jihadista". Miniter ha sempre calunniato i Saharawi e ha elogiato il Marocco. Un documento indica che ha ricevuto 60 mila dollari, oltre a viaggi di lusso in Marocco. Braude ha fatto lo stesso, oltre ad informare Rabat su come neutralizzare i giornalisti pro-Saharawi; in un documento si indica che il suo giornale The National Interest ha ricevuto 25.000 dollari.
In altri file, si fa la conta dei soldi dati agli statunitensi: 15.000 dollari al Washington Times (15 luglio 2008), 25.000 dollari per Foreign Policy Research Institute, (16 settembre 2008), 10.000 dollari a "Searche for Common Ground", in data (29 settembre 2011). Inoltre, Ben Evansky (Fox News) e Bender (Boston Globe).
In Gran Bretagna, Charai ha dato anche 49.500 sterline per "The Financial Times" (27 ottobre 2011). E ancora in Francia al professor Henri Louis Védie e al giornalista televisivo Vincent Hervoue "LC1". A uno ha pagato 6000 euro per articolo, e all’altro ha dato 38.000 euro perchè “doveva stare zitto”. Sono menzionati anche Mireille Duteil e Dominique Lagarde.
Il servizio di intelligence del Marocco ha istituito, per disinformare il pubblico, due agenzie di stampa in Africa: Algeria Times e "Agence de Presse Africaine", il cui membro è il mauritano Abdallahi Ould Muhammadi, presidente del Sahara Sox, che sostiene il terrorismo jihadista.
Yassine Mansouri (1962) è il capo dello spionaggio estero del Marocco, la Direzione Generale per la Ricerca e la Documentazione (DGED), dal 2005. Vicino a Mohamed VI, con il quale ha studiato al Royal College, si è formato in materia di sicurezza negli Stati Uniti; è stato direttore della agenzia di stampa ufficiale MAP ed è stato nel Ministero degli Interni in due occasioni.