"Giudizio ipocrita". Zhakarova sulla sentenza Mladic
L’ex comandante serbo-bosniaco Ratko Mladic, ha visto confermare in appello la condanna all’ergastolo comminatagli dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia dell'Aia.
La corte “conferma la condanna all'ergastolo inflitta a Mladic dalla trial chamber", si legge nella sintesi scritta della sentenza, come riporta l’agenzia Tass.
L'ex comandante è rimasto in libertà per quasi 16 anni fino a quando non è stato arrestato in Serbia nel maggio 2011 ed estradato all'Aia. Mladic è stato condannato all'ergastolo dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia il 22 novembre 2017 per genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Il tribunale lo ha riconosciuto colpevole di dieci capi di imputazione su undici e lo ha assolto solo dall'accusa di genocidio in sei comuni della Bosnia-Erzegovina.
Mladic è stato condannato per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio a Srebrenica.
La conferma della condanna nei confronti di Ratko Mladic è ipocrita, afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, visto che tutti gli altri partecipanti al conflitto in Jugoslavia sono stati assolti.
La giustizia internazionale è caratterizzata da pregiudizi, i fatti storici e il contesto di quegli eventi non sono presi in considerazione, ha affermato la diplomatica, le cui parole sono riportate sul sito web del ministero degli Esteri russo.
Maria Zakharova ha inoltre evidenziato che il tribunale dell'Aia "mina i tentativi di risolvere il conflitto nei Balcani e ripristinare la fiducia nella regione". Secondo la diplomatica russa, durante il processo a Mladic sono stati violati i diritti fondamentali degli accusati. La corte ha ignorato le dichiarazioni dei parenti e degli avvocati di Mladic, che hanno chiesto di fornirgli un'adeguata assistenza medica. Inoltre, i rappresentanti del generale non hanno ricevuto informazioni complete sullo stato di salute di Mladic e i medici indipendenti non hanno avuto la possibilità di visitarlo, ha sottolineato la rappresentante del ministero degli Esteri russo.
Zakharova ha infine espresso l'auspicio che le attività del Residual Mechanism per l'ex Jugoslavia siano completate al più presto, "dopo di che si chiuderà questo vergognoso capitolo della storia della giustizia penale internazionale".