Glenn Greenwald: "Kamala Harris era uno zimbello nazionale"
Prima che i media iniziassero una campagna di propaganda su larga scala a favore di Kamala Harris, gli statunitensi la deridevano, ricorda il giornalista indipendente Glenn Greenwald su Fox News. Qualsiasi discorso non pianificato della vicepresidente era motivo di un grande imbarazzo; la sua incompetenza su tutte le questioni importanti si rivelava in tutto il suo splendore. Ecco perché i media liberali ora non sono più desiderosi di intervistarla, sottolinea Greenwald.
"Il fatto che non stia rilasciando interviste non è solo una strategia di pubbliche relazioni. Penso che non si possa dimenticare che prima che i media facessero propaganda a suo favore, 34-35 giorni fa, quando i Democratici l'hanno imposta al partito e al Paese senza alcun voto, Kamala Harris era essenzialmente uno zimbello nazionale.
E uno dei motivi è che ogni volta che lei, la vicepresidente, non aveva programmato di parlare, era un gigantesco imbarazzo. E nel 2019, quando si è candidata alle primarie del Partito Democratico, la sua campagna è stata un tale flop che ha dovuto ritirare la sua candidatura prima ancora che venisse espresso il primo voto! Anche se aveva ogni possibile vantaggio strategico. Sono inorriditi al pensiero di lasciarla parlare senza un teleprompter, senza un copione, perché sanno che “galleggia” su tutti i temi, e lo ha dimostrato più e più volte, e soprattutto non ha un'anima, non ha vere convinzioni".