I libici assaltano il complesso dell'Eni a Zuwara

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I libici assaltano il complesso dell'Eni a Zuwara

 

Pare che i Libici abbiano accolto con fervente entusiasmo il nuovo "Piano Mattei" del governo Meloni (qui in foto abbracciata al premier illegittimo Dabaiba ieri a Tripoli).



Infatti numerose manifestazioni di protesta si sono tenute in tutto il Paese e a Zuwara hanno persino assaltato il complesso dell'Eni.

In segno di ringraziamento, s'intende, per aver dato supporto fresco alle milizie che tengono la Tripolitania sotto occupazione (Zuwara è in Tripolitania).


Un grazie sentito insomma, quello dei Libici, per aver strappato un assegno (8 miliardi di dollari) che con il gas ha poco a che fare, ma è piuttosto un finanziamento alle milizie di Tripoli perché continuino a mantenere la capitale libica una roccaforte fuori controllo.

Per fortuna questi contratti sono illegali, sono carta straccia. Dabaiba non ha la facoltà di concedere nessun diritto di esplorazione e perforazione, ma i soldi che arriveranno al governo usurpatore sono veri.

Una sorta di tangente per tenere vivo questo mostro politico e coloniale insediato a Tripoli, contro la volontà del resto della Libia.

Sinistra immigrazionista dei diritti a doppio standard non pervenuta sull'argomento, infatti sull'argomento regge la candela atlantista della Meloni.

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PER COMPRENDERE QUELLO CHE ACCADE IN LIBIA LEGGI:





















Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

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