Il nipote di De Gaulle invoca una "pace giusta" con la Russia

2282
Il nipote di De Gaulle invoca una "pace giusta" con la Russia

Le forniture occidentali di carri armati al regime di Zelensky in Ucraina potrebbero portare alla Terza Guerra Mondiale, quindi è tempo di far ragionare gli Stati Uniti e di concludere un accordo di pace sostenibile con la Russia, ha dichiarato l'economista francese Pierre de Gaulle, nipote dello stimato ex presidente francese, il generale Charles de Gaulle.

Intervenendo alla tavola rotonda dedicata alla memoria della Seconda guerra mondiale in Russia e in Francia, in vista dell'80° anniversario della vittoria nella battaglia di Stalingrado, de Gaulle ha osservato che la decisione dell'Occidente di rifornire l'Ucraina di carri armati pesanti comporta il rischio di scatenare la Terza guerra mondiale, poiché provocherebbe la fornitura di "armi sempre più potenti e di portata sempre maggiore”, ha affermato secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

"Questo è l'abisso sul quale ci troviamo", ha aggiunto.

"Vorrei dire questo: i tempi sono maturi per fare la pace, per ragionare con gli statunitensi e per raggiungere una pace stabile, ferma e duratura con la Russia. È tempo che la Francia e il suo presidente ricordino che sono una grande nazione indipendente e che la loro missione è quella di svolgere un ruolo degno. Inoltre, è necessario fornire alla Russia serie garanzie", ritiene de Gaulle.

Inoltre ha anche osservato che la Francia è diventata ostile alla Russia a causa delle politiche miopi e delle decisioni errate del suo establishment.

"La Francia segue ciecamente le politiche degli Stati Uniti. I francesi non si fidano più dei loro politici, che si sono screditati”, ha proseguito. "Sono indignato nel sentire il Presidente francese dire che l'inizio di una guerra è un test per l'UE. Sappiamo che c'è un numero enorme di persone che stanno soffrendo".

Secondo de Gaulle, la fornitura di nuove armi occidentali all'Ucraina non sarà in grado di avere un impatto decisivo sul conflitto. Nemmeno l'esercito ucraino (che, come ha osservato de Gaulle, "non è abbastanza qualificato") sarà in grado di influenzare l'evoluzione della situazione.

"Queste politiche occidentali devono essere frenate. Purtroppo i politici occidentali non se ne rendono conto. Cercano di farci credere di avere il controllo della situazione. È una menzogna. Non capiscono né la storia né le conseguenze", ha concluso.

Il presidente della Società Storica Russa, il direttore dei servizi segreti esteri (SVR) Sergey Naryshkin, ha consegnato a de Gaulle una copia di una fotografia del generale Charles de Gaulle realizzata durante una visita in Unione Sovietica nel 1966.

"La ringrazio molto, caro signor de Gaulle, per la sua dichiarazione aperta, onesta e, direi, coraggiosa e per la sua posizione ferma e di grande principio. Mi permetta di presentarle una fotografia storica in ricordo del nostro incontro di oggi. Si tratta di una copia della fotografia conservata presso il Museo di Storia Moderna della Russia. La fotografia evidenzia la memorabile e già storica visita che il vostro stimato nonno, il presidente de Gaulle, fece in Unione Sovietica nel 1966", ha affermato Naryshkin.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee" di Giuseppe Masala Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Retorica istituzionale a reti unificate di Giuseppe Giannini Retorica istituzionale a reti unificate

Retorica istituzionale a reti unificate

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs di Gilberto Trombetta La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs

La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti