Inviato israeliano espulso dalla riunione dell'Unione Africana sul genocidio in Ruanda
In occasione del 31° anniversario del genocidio dei Tutsi in Ruanda, l'ambasciatore israeliano in Etiopia è stato espulso da una conferenza presso la sede centrale dell'Unione Africana (UA) ad Addis Abeba.
Non è stato immediatamente chiaro il motivo per il quale all'ambasciatore Avraham Neguise sia stato chiesto di abbandonare l'evento di lunedì, tenutosi in occasione della Giornata internazionale di riflessione sul genocidio in Ruanda, che nel 1994 causò la morte di almeno 800.000 persone.
Neguise ha partecipato alla prima parte dell'evento, una marcia di solidarietà all'interno della sede dell'Unione Africana, ha spiegato un diplomatico arabo.
"Successivamente, il presidente della commissione dell'Unione Africana, Mahamoud Ali Youssouf, si è rifiutato di dare inizio all'evento all'interno della sala in presenza dell'ambasciatore israeliano e gli ha chiesto di uscire", ha precisato il diplomatico, chiedendo di rimanere anonimo a causa della delicatezza della questione.
"L'ambasciatore israeliano se n'è andato."
Un'altra fonte diplomatica ha affermato che l'ambasciatore era "seduto in un posto ben visibile, vicino agli americani, e tutto è stato rimandato finché non gli è stato chiesto di andarsene".
La fonte ha precisato che non è chiaro se la mossa sia una protesta degli stati membri dell'Unione Africana contro la guerra di Israele a Gaza.
Il Times of Israel ha citato il Ministero degli Esteri israeliano, il quale ha affermato: "È scandaloso che a un evento di commemorazione delle vittime del genocidio Tutsi in Ruanda, al quale era stato invitato l'ambasciatore israeliano ad Addis Abeba, (Youssouf) abbia scelto di introdurre elementi politici anti-israeliani".
Il portavoce di Youssouf non ha risposto immediatamente alle richieste di commento sull’accaduto.
Non è la prima volta che la presenza di Israele suscita critiche all'interno dell'organizzazione panafricana.
Nel 2022, l'Unione Africana non è riuscita a concludere le discussioni sul contestato accreditamento di Israele come Paese osservatore.
In particolare, l'Algeria e il Sudafrica, due pesi massimi finanziari dell'organizzazione, nonché strenui difensori della causa palestinese, si sono opposti a questa mossa.
Entrambi i paesi hanno dei contrasti con Israele: l'Algeria non ha rapporti diplomatici con Israele, in segno di protesta per il trattamento riservato ai palestinesi, mentre il Sudafrica ha portato un caso alla Corte internazionale di giustizia accusando Israele di genocidio a Gaza.
Nel 2023, anche un diplomatico israeliano è stato espulso dall'assemblea dell'Unione Africana.
Youssouf, cittadino gibutiano, ha assunto l'incarico di presidente della commissione dell'Unione Africana a febbraio, dopo aver ricoperto per quasi 20 anni la carica di ministro degli Esteri del piccolo paese del Corno d'Africa.
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