Israele estende l’occupazione nel sud della Siria
Martedì una massiccia incursione nella Siria meridionale è stata attuata dalle forze israeliane ed è stata descritta come la più grande del suo genere da quando Tel Aviv ha esteso la sua occupazione al sud del Paese in seguito alla caduta del governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad.
All’incursione hanno partecipato circa 50 veicoli, tra cui unità corazzate e da ricognizione, che sono entrati nel villaggio di Al-Adnaniyah, nella campagna di Quneitra.
Saeed al-Mohammad, attivista e residente nella zona ha raccontato al canale Al-Araby al-Jadeed che “i veicoli militari israeliani hanno attraversato i campi nel villaggio di Al-Adnaniyah per ore e gli abitanti temono un nuovo scenario di sfollamento forzato" ed ha aggiunto che questa incursione non è casuale; Israele mira a sfollare gli abitanti creando un ambiente militare ostile, che fa parte di una politica sistematica di pulizia demografica”.
Secondo quanto riferito da fonti locali al quotidiano qatariota, l'incursione si è estesa all'area della Compagnia Al-Jamous, accompagnata da intensi voli di ricognizione israeliani.
Durante questa operazione, le forze israeliane avrebbero raso al suolo siti militari appartenenti all'ex esercito siriano, in particolare la Compagnia Abu Darwish nei pressi di Al-Nasiriya, nella campagna di Quneitra.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) ha riferito che l'esercito israeliano ha preso il controllo anche della postazione militare di Al-Hiran.
Questa incursione è stata preceduta da diversi attacchi aerei israeliani in Siria negli ultimi due giorni. Ex siti dell'esercito siriano a Homs sono stati bombardati da jet israeliani martedì.
Gli aerei da guerra israeliani hanno anche preso di mira Al-Kiswah nella campagna di Damasco con numerosi attacchi aerei, così come la città di Izraa nel governatorato di Deraa.
Con la caduta di Assad a dicembre, le forze di occupazione israeliane hanno invaso la Siria meridionale, oltrepassando la zona demilitarizzata ed espandendo la loro occupazione illegale nel Paese, che dura da decenni.
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