Kapò 2.0 e neo-colonia Italia

7258
Kapò 2.0 e neo-colonia Italia


di Paolo Desogus*

 

I primi giorni della crisi sanitaria possono essere ricordati per un forte e inatteso protagonismo dello stato italiano. Nonostante le prime incertezze Conte è stato reattivo. Ha avviato il lockdown combattendo con le amministrazioni più stupide della terra, quelle di Lombardia e Veneto. È poi andato in Europa opponendosi alla linea tedesca e spingendosi là dove nessun presidente del Consiglio italiano era mai arrivato in sede europea.


Insieme a lui, Mattarella: di fronte alle infauste dichiarazioni della Lagarde, Mattarella ha rotto il protocollo che prevede che il Presidente della Repubblica non dialoghi direttamente con i partner internazionali. In un secondo intervento Mattarella si è rivolto alla Commissione europea, perfettamente in linea con Conte. Il risultato è un successo a metà: Lagarde cambia radicalmente linea dando importanti margini di respiro all'Italia. La Germania invece non cede. La commissione europea resta cosa loro. Però nel frattempo in Italia è stato approvato il provvedimento decisivo e fondamentale che istituisce la golden power. Il suo scopo è quello di difendere le aziende strategiche italiane dalle possibili scalate in caso di crisi. Sembra un monito agli speculatori: no pasaran.
 

Poi qualcosa è cambiato. La linea del governo sembrava tenere. Conte ha certamente sbagliato nel chiedere i coronabond, avrebbe dovuto proseguire sulla linea della BCE, ma in ogni caso ha dato prova di resistenza opponendosi al MES. Il martedì dopo Pasqua arriva però la reazione in grande stile del partito dell'establishment che rigetta le posizioni di Conte e chiede che il governo adotti il MES nonostante le criticità siano sotto gli occhi di tutti (di tutti quelli che vogliono vedere, è ovvio). Il ministro Gualtieri va all'Eurogruppo e accetta condizioni in contrasto con il governo. Conte all'inizio tenta di resistere, poi cede e al Consiglio europeo presenta una linea persino più morbida di quella dei francesi, tanto che alcuni osservatori internazionali (Munchau sul FT, non uno qualsiasi) hanno addirittura affermato che l'Italia ha tradito Macron. Anche dentro la maggioranza le cose cambiano. Zingaretti non dice nulla, ma poi se parla qualcuno lo ascolta? In compenso parlano i suoi: tutti a favore del MES. Pure Di Maio apre al MES. Mattarella invece tace. Come se non bastasse è notizia di oggi l'opposizione della Banca d'Italia alla golden power, perché secondo un suo funzionario, il suo impiego va contro il libero mercato. Sembra quasi un invito alla speculazione: venite, venite e razziate tutto, noi ve lo diamo a poco prezzo.


Cosa è successo? Perché il nostro paese dopo aver finalmente preso una via accettabile e dignitosa ha poi radicalmente cambiato strada? Certo, il partito dell'establishment che unisce Bersani a Berlusconi, Prodi alla Bonino, Repubblica al Corriere, pezzi di Banca d'Italia a Confindustria ha nel suo complesso una grande forza, maggiore di qualsiasi altra formazione politica italiana.


Difficile fare valutazioni. Il terreno è scivoloso e basta poco per scadere nel complottismo.


Una cosa però è certa, in Italia c'è chi vuole svendere il paese nella speranza di diventare uno dei tanti governatori della nuova Colonia Italia, i nuovi kapò 2.0.


*Professore alla Sorbona di Parigi

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti