La lettera di Draghi-Trichet a Berlusconi compie 10 anni

3080
La lettera di Draghi-Trichet a Berlusconi compie 10 anni

Esattamente 10 anni fa veniva recapitata al Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, l’infame lettera firmata da Trichet e Draghi in cui si faceva richiesta di pesanti riforme economiche nel segno dell’austerità e di altri dogmi economici europei.
Il contenuto della lettera venne alla luce più di un mese dopo, successivamente agli attacchi finanziari lanciati dai mercati all’Italia e ai suoi titoli. Non seguì tuttavia un dibattito. Il così detto popolo della sinistra gongolava per l’ipotesi della caduta del governo Berlusconi e non prestò minima attenzione alle richieste di privatizzazione massiccia dei servizi, liberalizzazione (cioè precaricazione) del mercato del lavoro con annessa richiesta dell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.

Oggi sappiamo che quella lettera, dalla parvenza tecnica, motivata da ragioni di necessità strutturale, era assolutamente politica, legata cioè a un disegno politico. Gli attacchi finanziari erano infatti assolutamente gestibili dalla BCE (anche con strumenti di portata decisamente inferiore a quelli impiegati negli ultimi anni dopo la crisi Covid). La retorica dello spread sostenuta dal presidente Napolitano (principale responsabile del disastro italiano)e diffusa da un apparato mediatico meschino e servile ha bloccato qualsiasi reazione italiana, qualsiasi tentativo di negoziazione per frenare il violento attacco europeo al nostro paese. Come ricorda bene l'amico e compagno Lanfranco Turci Enrico Letta arrivò a sostenere che il programma della lettera era il programma del PD. Niente di sorprendente da chi ha pubblicato un libro dal titolo "Morire per Maastricht".

Persino Mario Monti ha recentemente affermato sul Corriere che le richieste di Trichet e Draghi erano esagerate. La sua memoria è però un po’ corta. Dimentica infatti che proprio nel periodo del suo governo il parlamento italiano ha votato il pareggio di bilancio in Costituzione, abrogato una parte significativa dell’articolo 18, votato una miserabile riforma delle pensioni e tanto altro nel segno dell’austerità di cui Monti è stato un sostenitore.
A dieci anni di distanza possiamo dire che quella lettera ha avuto l’effetto politico di un bombardamento militare. Può essere considerata come un esempio di arma moderna, meno cruenta ma ugualmente micidiale. Ha infatti messo in crisi la nostra democrazia, oggi impossibilitata a decidere, a dare forma alla volontà popolare per i continui ricatti esterni. L’attuale governo Draghi rappresenta una continuazione di questa politica di assoggettamento del paese, che negli ultimi dieci anni ha registrato un declassamento sul piano industriale, economico e geopolitico.

L’Italia è oggi un paese più debole, più povero, culturalmente sottosviluppato, incapace di avere un’idea di futuro o anche solo di mettere a fuoco il proprio interesse nazionale. L’idea stessa di interesse nazionale, perseguito da qualsiasi paese senza tanti ambagi, sia dentro che fuori l’Ue, ha subito una feroce demonizzazione. Siamo inchiodati a restare dentro l’Ue ma senza l’autonomia francese, senza un ruolo di influenza come quello tedesco, senza la possibilità di dire no come spesso fanno Olanda e Austria.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti