di Agata Iacono e Francesco Fustaneo
I videogame nella attuale fase informativa pare abbiano un appeal assai alto nelle trasmissioni tv.
Prima al Tg2, in un servizio sulla guerra in Ucraina, fanno vedere le scene di bombardamento tratte da “War Thunder” (un videogame di simulazione di combattimento aereo, di mezzi terrestri e di navi da guerra), spacciandoli per reali.
La credibilità dei media televisivi italiani ieri ha registrato davvero il punto più vergognoso.
Cercando di spiegare la situazione delle acciaierie Azovstal con illustrazioni e grafici, le TV italiane hanno diffuso la più ridicola bufala sulla crisi ucraina fino ad oggi.
E lo hanno fatto più o meno in contemporanea.
Non che le altre fake siano meno assurde, ma questa è facilmente confutabile.
Ma, soprattutto, questo miserrimo scivolone mostra palesemente che non solo i nostri "giornalisti" televisivi non verificano le fonti e si limitano a copiarsi tra loro, ma addirittura non hanno neppure l'accortezza di cercare nei facta cheching già pubblicati.
Ieri sera Piazza Pulita, Porta a Porta, Controcorrente, hanno mostrato la ricostruzione del labirinto sotterraneo che si snoda sotto le acciaierie Azovstal ancora occupate dai neonazisti ucraini del battaglione AZOV e presumibilmente da militari e ricercatori di varie nazionalità europee e oltreoceano.
Corrado Formigli a La 7, ma a onor del vero stessa cosa accade in altri canali, ci propinano lo "scoop": la mappa dei sotterranei in questione.
Peccato in realtà si tratta di un immagine del “Mondo sotterraneo” attinta dal progetto di un videogame peraltro mai finanziato ( “Blackout 1.0” - genere dark adventure ).
Nello stesso sito di presentazione del videogioco così è descritta l’immagine correlata al mondo sotterraneo: “sotto le città fatiscenti, esiste una vasta rete di percorsi sotterranei. Queste vaste camere sotterranee sono vitali per la sopravvivenza dei Brood. Con questi tunnel, i Brood emersero per nutrirsi dell'umanità”. I Brood per intenderci sarebbero “una setta di creature che si sono stabilite in molte città delle Lande Settentrionali”.
Qui il link del videogioco e del fermo immagine
"Lo schema oggetto della nostra verifica non ha nulla a che fare con la guerra in Ucraina, né con un bunker sotterraneo esistente. L’immagine è stata realizzata nel 2015 per illustrare il «mondo sotterraneo» di un gioco da tavolo chiamato Blackout, poi mai realizzato a causa del fallimento della campagna di crowdfunding (l’autore Richard T. Broadwater era riuscito a raccogliere appena 14 mila dei 50 mila euro necessari per la produzione).
Il gioco sarebbe stato ambientato in un mondo post-apocalittico infestato da «creature parassitarie» che costringono la popolazione umana a vivere in dei bunker (come quello dell’illustrazione, appunto), fatta eccezione per una squadra di mercenari in grado di affrontare le creature in superficie. Nel corso degli anni, l’immagine del bunker è stata utilizzata per diversi giochi di ruolo su Internet e come schema di un bunker da utilizzare in caso di apocalisse zombie, ma si trattava in tutti i casi di contenuti ludici o immaginari non di realtà."
Ricordatevi fidatevi dei “Professionisti dell’informazione!”