La Russia espelle dipendente ambasciata italiana a Mosca
La Cancelleria russa ha dichiarato "persona non grata" un dipendente dell'Ambasciata italiana, che dovrà lasciare il Paese entro 24 ore, in risposta ad analogo provvedimento di Roma.
L'ambasciatore italiano a Mosca, Pasquale Terracciano, è stato convocato oggi dal ministero degli Esteri russo, che ha consegnato una nota di “persona non grata” a Curzio Pacifici, addetto navale e addetto alla Difesa presso l'Ambasciata italiana in Russia.
Secondo un comunicato del ministero degli Esteri russo, il provvedimento è stato preso in risposta "alle azioni ostili e ingiustificate delle autorità italiane nei confronti dell'addetto militare presso l'ambasciata russa a Roma".
Da buoni servi scocchi di Washington, si creano precedenti e si rompe un amicizia con la Russia che non si erano verificati neanche ai tempi dell'URSS.
A fine marzo, due dipendenti dell'Ufficio dell'Addetto militare russo a Roma sono stati dichiarati sgraditi dopo che i carabinieri hanno arrestato per presunto spionaggio un ufficiale delle Forze armate russe accreditato presso l'Ambasciata in Italia, oltre a Walter Biot, capitano della Marina Militare italiana,
Il ministero degli Esteri russo si è quindi rammaricato del provvedimento e ha assicurato che l'espulsione dei diplomatici non corrisponde ad una rottura delle relazioni bilaterali.