La Russia schiererà ulteriori jet Su-35 in Siria e invia altri rinforzi a Raqqa
Secondo quanto riportato ieri dalla pubblicazione Avia.Pro, le forze armate russe stanno schierando ulteriori jet Su-35 nella sua più grande base aerea in Siria.
Secondo l'articolo, le forze aerospaziali russe stanno schierando "almeno tre caccia Su-35S aggiuntivi" alla base aerea di Khmeimim (Hmemim) nel governatorato siriano di Latakia.
"Poche ore fa si è saputo che le forze aerospaziali russe intendono trasferire in Siria diversi caccia Su-35S aggiuntivi, che dovrebbero essere utilizzati per rafforzare il gruppo militare russo in questa repubblica araba", ha riferito Avia.Pro.
"Al momento, è noto che i jet da combattimento sono volati da Chkalovsky, dopo di che sono andati a Privolzhsky, da dove, secondo gli analisti, gli aerei andranno alla base aerea di Khmeimim, mentre è possibile che i gruppi possano essere ulteriormente rinforzati con molti altri jet da combattimento", hanno continuato.
La pubblicazione russa ha aggiunto che non si sa perché le forze armate russe stiano schierando ulteriori jet Su-35 in Siria; tuttavia, "è stato anche suggerito che potrebbe non riguardare il rafforzamento della base aerea russa di Khmeimim, ma la rotazione delle forze, anche se non c'è ancora una conferma ufficiale di ciò".
Le forze armate russe hanno utilizzato il Su-35S in diverse occasioni in Siria, ad esempio per due intercettazioni di aerei P-8 Poseidon della Marina statunitense nel Mediterraneo orientale all'inizio di quest'anno.
Intanto, questa settimana un certo numero di militari russi è stato visto dirigersi da Latakia al Governatorato di Raqqa, rafforzando la propria presenza vicino al confine turco.
Secondo fonti di Al Masdar News da Aleppo, ieri le forze armate russe hanno inviato rinforzi nella città di "Ayn" Issa e nella zona circostante.
Nel rapporto si precisa che l'esercito russo sta trasportando personale e attrezzature ai loro checkpoint e basi in questa regione del Governatorato di Al-Raqqa.
L'esercito russo ha aumentato la propria presenza nel Governatorato di Al-Raqqa negli ultimi mesi, portando con sé nuove truppe e veicoli corazzati per impedire ai miliziani sostenuti dalla Turchia di entrare in "Ayn" Issa.