La Russia si oppone alle interferenze dall'estero negli affari cubani
La Russia tiene d'occhio la situazione a Cuba e ritiene che ogni interferenza esterna sia inammissibile, ha dichiarato lunedì la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
"Stiamo seguendo da vicino la situazione a Cuba", ha sottolineato. "Riteniamo inaccettabili le interferenze esterne negli affari interni di uno Stato sovrano e altre azioni distruttive che incoraggerebbero la destabilizzazione della situazione sull'isola".
Secondo Zakharova, le autorità cubane "stanno adottando tutte le misure necessarie per ripristinare l'ordine pubblico nell'interesse dei cittadini del Paese, nel quadro della Costituzione nazionale e dell'attuale legislazione nazionale".
La televisione di Stato cubana ha riferito in precedenza che si erano verificate proteste in diverse città della repubblica, con la distruzione di numerosi negozi. Il presidente Miguel Diaz-Canel ha esortato i difensori della Rivoluzione cubana a scendere in piazza per prevenire provocazioni contro le autorità.
Il presidente ha osservato che "gli yankee che hanno sempre sostenuto il blocco (…) cercano un intervento umanitario" e incoraggiano anche campagne volte a diffondere l'idea che il governo non sarebbe in grado di controllare la difficile situazione epidemiologica. Circostanza abbastanza singolare visto che nonostante il bloqueo, che provoca immani problemi tra cui anche la scarsità di alcuni farmaci, A Cuba si registra un tasso di mortalità per Covid tra i più bassi del mondo. Inoltre Cuba, a differenza di tanti paesi sviluppati come l’Italia, ha prodotto a livello nazionale i propri vaccini. Quelli cubani sono cinque, di cui due già approvati (Abdala e Soberana02).