L'autogol del mainstream sui manifestanti di Milano

11045
L'autogol del mainstream sui manifestanti di Milano

Come se fossero controllati da uno stesso padrone e come se avessero fini superiori da tutelare diversi da una corretta informazione dei cittadini italiani, i principali giornali italiani nella loro versione online escono in questo momento in primo piano con la stessa notizia. "Milano, durante la manifestazione i no Green Pass bloccati dalla polizia chiamano il 112."

Il giornale degli Elkann (non vi indichiamo quale ma è lo stesso) credendo di fare ironia scrive: "Chiamano la polizia perché bloccati dalla polizia. Durante la manifestazione di sabato No Green Pass un episodio che ha del surreale: quando la dirigente spiega che il corteo deve sciogliersi e i manifestanti che protestano devono mostrare i documenti, uno di loro chiama il 112 cercando aiuto dalla polizia".

Si tratta di un palese autogol di chi continua a considerare il popolo con la superba superiorità (fastidio) di chi ha come scopo unico quello di copire i crimini del capitale nella lotta di classe attuale. Da bravi “servi”, per utilizzare un termine caro a Bonomi di Confindustria.

Per la cronaca, la manifestazione di Milano di sabato 6 novembre - autorizzata, pacifica e che ha raggruppata una marea umana di vaccinati e non che legittimamente protestava contro la folle e anticostituzionale gestione del Governo Draghi - è stata bloccata dalla polizia. La piazza è stata circondata e ogni partecipante è stato fatto uscire con il temporaneo fermo di polizia, solo dopo essere stato identificato e schedato.

Praticamente un sequestro di persone. Una palese violazione della Costituzione e di tutte le leggi vigenti in materia di libertà di espressione. Cosa avrebbe dovuto fare un cittadino rispettoso della legge se non chiedere l'intervento delle forze dell'ordine dinanzi a una inequivocabile, palese, violazione della legge? 

Si tratta di un palese autogol per chi è disposto a giustificare manifestazioni non autorizzate e violente se in Russia o Cina, che arriva  giustificare il terrorismo aperto come in Venezuela durante le famigerate guarimbas del 2017, e si deve trincerare dietro un banale sarcasmo per coprire il dissenso sempre maggior contro il premier dai poteri assoluti.

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti