«Le Malvinas erano, sono e saranno argentine», il messaggio di Alberto Fernández

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«Le Malvinas erano, sono e saranno argentine», il messaggio di Alberto Fernández

Nella giornata del veterano e dei caduti nella guerra delle Malvinas, il governo argentino ha chiesto ancora una volta formalmente che il Regno Unito "riprenda i negoziati bilaterali" per la sovranità dell'arcipelago", nei termini proposti dalle Nazioni Unite" in relazione a al conflitto. "Le Isole Malvinas erano, sono e saranno argentine", ha dichiarato il presidente Alberto Fernández.

Attraverso un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri ha sottolineato il rispetto della risoluzione 2065 dell'Assemblea generale, che invita entrambi gli Stati ad avviare un dialogo diplomatico, supportato anche da "una pluralità di risoluzioni di varie organizzazioni e forum internazionali".

"Il governo argentino continuerà ad impegnarsi nella progettazione e nell'attuazione di politiche statali a lungo termine con l'obiettivo di conformarsi alla convinzione e al sentimento degli argentini riguardo al mandato costituzionale per il recupero di detti territori e al pieno esercizio della sovranità", indica il testo, come riporta il quotidiano argentino Pagina|12. 

Inoltre il presidente Alberto Fernández afferma: «Oggi, come ogni 2 aprile, onoriamo la memoria dei nostri eroi veterani e caduti nella guerra delle Malvinas e rivendichiamo la nostra sovranità sul territorio».

Il presidente ha rinnovato la rivendicazione sovrana dell'Argentina attraverso un post su Twitter, corredato di un video che riporta testimonianze delle infermiere impegnate a prestare assistenza nel conflitto. 

Anche la vicepresidente Cristina Kirchner attraverso Twitter ha ricordato i caduti e gli ex combattenti. Aggiungendo che le Malvinas «sono e saranno» argentine. 

Il ministero degli Esteri di Buenos Aires ha denunciato «l'esistenza di una base militare britannica sulle isole che ignora tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite e l'usurpazione delle risorse naturali dell'Atlantico meridionale che appartengono al popolo argentino».

«In questo 39° anniversario dell'inizio del conflitto nel Sud Atlantico, noi argentini onoriamo con rispetto i combattenti che hanno dato la loro vita e coloro che sono tornati nel continente portando sul loro corpo e sulla loro mente le conseguenze di aver vissuto il dramma del conflitto armato», si legge nella dichiarazione.

Il comunicato ha confermato che il governo argentino è vicino al «dolore dei parenti che hanno perso i propri cari e di coloro che sono rimasti e restano insieme coloro che portano le ferite fisiche e spirituali del combattimento».

«Il modo migliore per onorarli è continuare a lavorare ogni giorno per raggiungere l'obiettivo di recuperare l'esercizio effettivo della sovranità», conclude il comunicato. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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