Le nuove tecnologie tra AI, Bitcoin e iGaming: ma sono sicure?
Il mondo della tecnologia è in fermento. Contrariamente a quanto si possa pensare, vista la situazione non certamente rosea dell’economia mondiale, il settore tech è inarrestabile.
Certo, forse è proprio perché "la fame caccia il lupo dal bosco", come dice il detto, che il fermento nell’industria è al momento così alto.
Le previsioni, infatti, oscillano tra un inquietante rialzo dello scambio a quasi 100.000$ per singolo Bitcoin, alle ricerche che confermano il sospetto di molti, ovvero la fine della “golden era” delle IA generative entro il 2026, a causa dell’effettivo esaurimento dei dati su cui addestrarle.
In questo strano panorama, fatto di criptovalute e investimenti più o meno azzardati, la domanda è solo una: ma quanto è sicuro utilizzare queste tecnologie?
La risposta è davvero complicata. Da una parte abbiamo i Bitcoin e il loro impatto su un’economia che non coinvolge solo gli Stati Uniti, ma il mondo tutto. Dall’altra l’avanzata delle AI sta mettendo in campo una crescente necessità di risorse energetiche, che vanno ad aggiungersi a un panorama di crisi energetica tutt’altro che positivo.
Non solo guadagni: le misure del governo italiano sulle criptovalute
L’Europa, però, non è l’America, in più di un senso.
Tra le varie regolamentazioni imposte da Unione Europea e paesi individuali, come quella sulle intelligenze artificiali che partirà nel 2026, anche l’Italia si sta muovendo per capire come gestire la situazione criptovalute.
Proprio l’attuale governo, che per molti sarebbe dovuto essere “dalla loro parte” in campo investimenti, sta valutando l’aumento delle tasse sulle plusvalenze generate dal trading di criptovalute.
L’annuncio iniziale del Ministero dell’Economia aveva probabilmente creato degli attimi di panico, tra startup e investitori. La proposta iniziale era infatti quella di passare dall’attuale 26% di tassazione a una potenziale aliquota del 42%. Chiaramente, gli interessati di blockchain hanno subito fatto sentire la propria voce, brandendo come arma lo spostamento di capitali e aziende all’estero.
Al momento si parla di una possibile manovra economica che porterà l’aliquota sul 30%, ben lontano dal 42% iniziale, ma rimane ancora tutto da definire.
Non dimentichiamo, però, che la blockchain non è solo un sistema per scambiarsi monete virtuali su internet, ma una tecnologia sempre più utilizzata in ogni ambito, grazie alla sua sicurezza.
Il sistema del “registro distribuito” delle blockchain infatti sta riscuotendo successo in ogni settore, dal finanziario al sanitario, arrivando fino all'igaming, il “gioco d’azzardo online”, un ambito in cui la sicurezza delle transazioni e la privacy sono sempre stati punti critici.
Cos’è l’iGaming e come si inserisce nel panorama tecnologico odierno
A metà fra l’intrattenimento dei giochi online e le classiche sale da gioco con slot machines, tavoli da poker, blackjack e simili, si piazzano le piattaforme di iGaming.
Ormai sul mercato sin dall’inizio del millennio, oggi i casinò online e i siti di scommesse online stanno vivendo il loro picco massimo, grazie anche a una diffusione capillare dei dispositivi mobili e, conseguentemente, alla creazione di app dedicate.
In questo campo, ciò che conta di più al momento è sfruttare le tecnologie per offrire esperienze quanto più immersive e innovative.
Proprio per questa costante ricerca, il settore è estremamente attivo, con casinò che permettono di giocare a poker in streaming, oppure bookmaker online che permettono di fare scommesse live, in tempo reale, mentre l’evento si sta svolgendo.
Vista la situazione, è quindi fondamentale che le transazioni siano sicure e rapide, anche nel caso delle criptovalute, che alcuni provider di iGaming stanno cominciando ad accettare.
Ma, anche in questo caso, c’è più di una semplice complicazione “tecnica”.
La polemica dell’accordo tra Betsson Sports e Inter
Una delle grandi battaglie degli ultimi anni, infatti, è rendere le persone consapevoli dei rischi del gioco d’azzardo, online o meno.
Per questo la polemica riguardante Betsson Sports, sponsor dell'Inter maschile, è stata un nuovo punto critico su cui riaccendere il dibattito sul “Gioco Sicuro”, ovvero quello consapevole e controllato.
Grazie alle rigorose regolamentazioni messe in atto da Unione Europea e singoli stati, è ormai necessario per le aziende di iGaming essere completamente trasparenti, ma soprattutto offrire costantemente supporto e aiuto per chi ne avesse bisogno.
Anche in questo caso tornano utilissime le blockchain, che in settori come l’igaming possono implementare misure di sicurezza su più piani grazie a questa tecnologia.
Un esempio? Per autoescludersi dal gioco d’azzardo, la piattaforma riceve delle informazioni riservate direttamente dalla centrale dello Stato sul blocco imposto alla persona e mantiene la privacy grazie proprio a un sistema “blindato”.
Potremmo quindi dire che è proprio guardando ad esempi come il settore dell’iGaming che possiamo cominciare a pensare meno all’esistenza di tecnologie “negative”, ma piuttosto a come controllare quelle che abbiamo a disposizione.
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