Lucano, i "buoni sentimenti" e la tratta censurata

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Lucano, i "buoni sentimenti" e la tratta censurata

Spieghiamolo chiaro.

L'ideologia dell'accoglienza ha fatto disastri e ha coperto crimini.

Se poi Mimmo Lucano abbia sottratto denaro pubblico e vada condannato secondo la giustizia borghese io non lo so, non mi compete e nemmeno interessa al fine di mostrare le implicazioni della sua personale visione umanista.

Divulgare narrazioni fiabesche per attirare 700.000 giovani africani in Libia per arricchire le milizie e poi fare cosmesi in Europa con cooperative modello (?), significa essere complici.

Salvare e accomodare poche migliaia di persone ogni anno è nulla rispetto alla catastrofe libica. E’ una manata di buoni sentimenti su un meccanismo di tratta colossale di esseri umani che se ne sarebbero stati volentieri a casa loro. 

Questa ideologia ha distorto la realtà eleggendo la migrazione a paradigma salvifico, quando invece la migrazione dall’Africa oggi non è altro che tratta di esseri umani. Sottratti alle proprie case non con la forza come nei secoli precedenti, ma con l’inganno.

Che sia un fanatismo ideologico lo dimostra questa assenza di sguardi verso i 700.000 migranti-schiavi bloccati in Libia da anni. I talebani dell'accoglienza non li vedono, non li sentono, non ne parlano.

Hanno a disposizione da 3 anni ore e ore di messaggi raccolti da Exodus - escape from Libya - fuga dalla Libia  in cui i migranti-schiavi raccontano di voler tornare a casa, che tutta questa narrazione fiabesca è stata una truffa, che sono bloccati da anni in Libia, a fungere da schiavi, offrendo la propria forza-lavoro gratuita alle milizie, protette dalla UE perché ci vendono petrolio libico sottobanco da anni.

Lo squallido appello all'umanità che questa ideologia ha lanciato in questi anni è la più grande truffa a danno degli oppressi che si poteva immaginare.

È questo il crimine che hanno coperto.

La solidarietà senza la denuncia è un carnevale di buone intenzioni, tutt'al più, di cui la strada per l'inferno è lastricata.

Molti sono pronti a giurare sulla buona fede e sulle buone intenzioni di Lucano. Io non lo conosco personalmente. Ciò non toglie che l'ingenuità non rende la complicità meno feroce.

I migranti-schiavi in Libia che parlano in questo video chiedono una giustizia che Lucano e i suoi talebani non intendono nemmeno nominare. E allora a quale altra giustizia si appellano?

“Dammi il petrolio e prenditi gli schiavi”.

https://youtu.be/PU2y4r9MfjI

Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

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