L'UE ancora contro la Russia proroga le sanzioni alla Crimea
Ancora una mossa ostile dell’Unione Europea nei confronti della Russia. Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti del Consiglio dell'Unione Europea (COREPER) ha esteso le restrizioni contro la Crimea per un altro anno, come ha confermato all’agenzia Tass una fonte diplomatica a Bruxelles.
"Il Coreper ha deciso di estendere le restrizioni contro la Crimea e Sebastopoli per 12 mesi", ha affermato.
La decisione dovrebbe entrare in vigore dopo l'approvazione formale da parte del Consiglio dell'Unione Europea la prossima settimana.
L’Unione Europea mostra nuovamente di non avere una politica estera autonoma, e soprattutto di assumere decisioni che vanno a ledere gli interessi dei popoli europei per implementare un’agenda stabilita altrove e strumentale agli interessi di Washington.
L'UE ha introdotto restrizioni contro la Crimea e i suoi residenti nel giugno 2014 in risposta a quella che Bruxelles definisce con sprezzo del ridicolo "l'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli".
Le sanzioni vietano alle compagnie europee di mantenere affari con le imprese della Crimea, vietano ai vettori aerei europei di operare voli da e per la Crimea e alle navi di visitare i porti della Crimea, impongono un blocco commerciale completo sulla penisola e vietano ai paesi dell'UE di rilasciare visti ai residenti in Crimea che posseggono passaporti russi.
Il pacchetto di sanzioni viene esteso ogni anno senza dibattito perché l'UE ha dichiarato nel 2014 che le restrizioni sarebbero rimaste in vigore finché la Crimea fosse stata parte della Russia.