Lula vuole la Bolivia nei BRICS e invita Arce al G20
Il capo di Stato brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha giudicato "molto positiva" l'inclusione della Bolivia e di altri Paesi della regione nel blocco Brics delle economie emergenti in fase di espansione globale. In questo quadro di integrazione, ha anche invitato il Presidente boliviano Luis Arce a partecipare al Vertice del Gruppo dei 20 (G20) e a unirsi all'alleanza nella lotta contro la fame e la povertà.
La dichiarazione è stata rilasciata al termine dell'incontro tra il presidente Luis Arce e il suo entourage con la firma di 10 accordi bilaterali nella città di Santa Cruz.
En el marco de la visita de nuestro hermano presidente del #Brasil, @LulaOficial, firmamos 10 importantes convenios bilaterales.
— Luis Alberto Arce Catacora (Lucho Arce) (@LuchoXBolivia) July 10, 2024
1. Acuerdo de cooperación para fortalecer la lucha contra la trata de personas, tráfico ilícito de migrantes y delitos conexos.
2. Acuerdo… pic.twitter.com/GIgR5fPsjt
"Il Brasile considera molto positiva l'inclusione della Bolivia e di altri Paesi nei Brics; se ne discuterà al prossimo vertice di Kazan (Russia)", ha dichiarato Lula.
Il governo boliviano sta cercando di entrare a far parte del blocco multipolare in questa fase di espansione. L'intenzione è stata ufficializzata dallo stesso capo di Stato boliviano in occasione del 15° vertice dei Brics tenutosi a Johannesburg, in Sudafrica, in virtù di idee e politiche simili legate al multipolarismo e alla complementarietà.
Ótima reunião bilateral com @LuchoXBolivia, presidente da Bolívia. Falamos da necessidade de integração regional na América do Sul não apenas como retórica, mas como sobrevivência democrática no continente. Também tratamos de projetos que serão desenvolvidos entre os dois países… pic.twitter.com/vx13PVqyTA
— Lula (@LulaOficial) July 9, 2024
Anche la Russia sostiene l'integrazione della Bolivia nel gruppo Brics, ha annunciato il mese scorso il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
Attualmente fanno parte del blocco Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. Il prossimo vertice dei Brics si terrà dal 22 al 24 ottobre nella città russa di Kazan.
Il blocco emergente cerca un'alleanza economica, politica e sociale più equa sui temi della cooperazione per sfidare il dominio degli Stati Uniti e dei loro vassalli.
Con l'espansione a 10 membri, i Brics rappresentano il 46% della popolazione mondiale e il 35% del Prodotto interno lordo (PIL).
Vertice del G20
Durante la sua visita a Santa Cruz, Lula ha dichiarato che la Bolivia e il Brasile "condividono visioni convergenti del mondo". Questo "ci rende partner naturali su varie questioni".
In questo senso, ha invitato Arce a partecipare al Vertice del Gruppo dei 20 (G20) per unirsi all'alleanza nella lotta contro la fame e la povertà.
"Per questo motivo ho deciso di invitare la Bolivia a partecipare al vertice del G20 di novembre e a unirsi all'alleanza globale nella lotta contro la fame e la povertà che la presidenza brasiliana sta lanciando", ha annunciato il presidente brasiliano.
Il Brasile ospiterà il vertice del G20 a Rio de Janeiro dal 18 al 19 novembre di quest'anno.
Il capo di Stato brasiliano ha sottolineato che entrambi i Paesi hanno come priorità "la riduzione delle disuguaglianze e la promozione della sicurezza alimentare".
Arce ha espressamente indicato l'intenzione della Bolivia di aderire all'Alleanza Globale, il cui lancio è previsto per il novembre 2024, e di lavorare a stretto contatto con il Brasile per ottenere risultati positivi nella riduzione della fame e della povertà nel mondo.
L'impegno
Lula è arrivato in Bolivia per rafforzare la democrazia dopo il golpe fallito e firmare importanti accordi bilaterali con il suo omologo Luis Arce.
Durante l'incontro, entrambi i leader hanno ribadito il loro impegno comune per il multilateralismo e hanno sottolineato la necessità di una riforma completa e urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con l'obiettivo principale di renderlo più rappresentativo, legittimo ed efficace, con una maggiore partecipazione dei Paesi in via di sviluppo.
Gas, golpe e Mercosur
I presidenti hanno anche discusso degli investimenti di Petrobras in Bolivia, poiché la compagnia statale brasiliana è interessata a riprendere la produzione di gas nel paese andino. Il governo federale sta anche cercando modi per rendere più economiche le importazioni di gas da parte dell’industria brasiliana. Con il viaggio di Lula in Bolivia, il governo sta negoziando misure per ridurre i costi di importazione del gas da parte delle imprese brasiliane.
“Dobbiamo discutere su come verranno esplorati i materiali e i minerali di cui dispone la Bolivia. Come utilizzeremo tutto il potenziale minerario e gassoso della Bolivia e come potrà il Brasile aiutare la Bolivia a esplorare e sviluppare il paese? Nel caso del Brasile, devo dire che non posso pensare che il Brasile cresca da solo. Il Brasile deve crescere insieme ai nostri vicini”, ha detto Lula ai giornalisti prima del suo incontro con Arce in Bolivia.
Inoltre Lula intende dimostrare di persona la sua solidarietà al recente tentativo di colpo di Stato in Bolivia. Il 26 giugno, l'ex comandante dell'esercito boliviano, il generale Juan José Zúñiga, ha mobilitato truppe e carri armati nella capitale La Paz, invadendo anche il palazzo presidenziale. Il governo di Luis Arce ha definito l'azione come una "mobilitazione militare irregolare". Zúñiga è stato arrestato per tentato golpe. Appena venuto a conoscenza di quanto accadeva in Bolivia, Lula affermava che "la democrazia deve prevalere in America Latina, i colpi di Stato non hanno mai funzionato".
Lula ha anche affrontato il tema delle divisioni nel MAS dove c’è una spaccatura tra l’ala a sostegno del presidente Arce l’altra più ‘movimentista’ facente capo all’ex presidente Evo Morales che accusa esplicitamente il governo Arce di aver orchestrato un “autogolpe” per recuperare una popolarità in caduta libera a causa della cattiva situazione economica in cui si trova la Bolivia. A tal proposito Lula ha affermato che “in tutto il mondo, la disunione delle forze democratiche è servita solo all'estrema destra".