Manifestazione a Milano per chiedere la fine del blocco contro Cuba
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"Il futuro di Cuba non è deciso da Washington”, con questa parola d’ordine si è tenuta una manifestazione davanti al consolato degli Stati Uniti a Milano per chiedere la fine del blocco imposto contro Cuba.
"Basta con il blocco statunitense contro Cuba" e "Fine della guerra economica contro Cuba”, hanno chiesto con forza i manifestanti radunatisi presso la sede diplomatica statunitense nella città lombarda.
Il criminale blocco imposto dagli Stati Uniti a Cuba provoca danni inenarrabili e con l’amministrazione Trump ha avuto una recrudescenza. In un documento elaborato dal ministero degli Esteri cubano si legge che da aprile 2019 a marzo 2020, il blocco ha causato perdite a Cuba pari a dollari 5.570.300.000. Ciò rappresenta un aumento di circa 1.226.000.000 dollari rispetto al periodo precedente. Per la prima volta, l’ammontare totale dei danni causati da questa politica in un anno supera la barriera dei cinque miliardi di dollari, il che dimostra fino a che punto il blocco si sia intensificato in questa fase. I danni calcolati non includono le azioni del governo degli Stati Uniti nel contesto della pandemia di COVID-19 poiché il periodo in esame si ferma a marzo 2020.
I manifestanti hanno richiesto inoltre di restituire il territorio occupato illegalmente dalla base navale di Guantánamo e il rispetto dei diritti umani del popolo della nazione caraibica, la sua sovranità, indipendenza e il progetto di democrazia socialista.
Alla manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaica) e dal Coordinamento Nazionale dei Residenti Cubani in Italia hanno partecipato anche rappresentanti del Partito della Rifondazione Comunista.
Erano presenti anche membri dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, di Barona-Milano; l'Associazione Italia-Nicaragua; e il Comitato Berta Vive Milano.