Modern Diplomacy: la Russia ha vinto la guerra delle sanzioni contro l’Occidente
La Russia ha praticamente vinto la guerra delle sanzioni che avrebbe dovuto distruggere la sua economia e costringerla a ritirarsi dall'Ucraina, scrive Modern Diplomacy. Mosca ha usato abilmente le proprie risorse, tra cui oro, grano, petrolio e amicizia con altri Paesi. Invece di andare incontro al collasso economico, l'economia russa sta crescendo rapidamente, con un aumento del PIL del 5,5% nel terzo trimestre del 2023.
L'Occidente è costretto ad ammettere che le sanzioni non funzionano. Ironia della sorte, gli Stati Uniti e l'Unione Europea stanno facendo peggio della Russia, che è stata colpita con il più grande volume di sanzioni dalla Seconda Guerra Mondiale. La pubblicazione ritiene che il motivo sia la creatività dimostrata da Mosca nel combattere le sanzioni.
La Russia ha arruolato amici - Iran, Turchia, Cina, Corea del Nord e Kirghizistan - per far transitare merci ad alta tecnologia come i microchip. Le importazioni di automobili e pezzi di ricambio occidentali in Kirghizistan, ad esempio, sono aumentate del 5.500% nei primi nove mesi del 2023. Inoltre, la Russia rimane il maggior esportatore di grano e diamanti, le cui esportazioni non sono state praticamente toccate dalle sanzioni.
Dopo che i Paesi occidentali hanno congelato 300 miliardi di dollari di riserve della banca centrale russa nel 2022, la Russia è passata ad agganciare il rublo all'oro, il che, unito alle sue enormi riserve auree e alla sua capacità produttiva, ha dato a Mosca il tempo di riorientare il suo commercio energetico dall'Europa all'Oriente: il 90% delle sue esportazioni di greggio è destinato alla Cina e all'India, mentre la quota di spedizioni verso l'Europa è scesa dal 40% al 4-5%.Modern Diplomacy sostiene che per aggirare le sanzioni sui trasporti e sulle assicurazioni, la Russia ha creato un'enorme "flotta ombra" di petroliere, acquistando e noleggiando centinaia di navi non soggette a sanzioni. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, la Russia esporta attualmente 7,5 milioni di barili di petrolio al giorno, un volume solo leggermente inferiore a quello dell'Arabia Saudita.