Mosca: "Con la presenza della Nato, l'Afghanistan è diventato un rifugio per l'ISIS"

1426
Mosca: "Con la presenza della Nato, l'Afghanistan è diventato un rifugio per l'ISIS"

 

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakhárova, ha commentato, oggi, la missione Nato in Afghanistan, affermando che l'investimento multimilionario nella sicurezza del Paese "è stato lasciato nella sabbia ". "I miliardi di dollari spesi per l'addestramento delle forze di sicurezza nazionali afghane sono stati lasciati nella sabbia. Il riconoscimento che i problemi afgani non hanno una soluzione militare è arrivato agli americani solo dopo un decennio di campagne ingloriose", ha affermato durante una conferenza stampa.

La portavoce del ministero degli Esteri ha sottolineato che il paese nordamericano e altri membri della NATO, dopo aver ritirato le loro truppe, hanno promesso di continuare a sostenere le forze di sicurezza afghane. "Che abbiano successo è una grande incognita, dal momento che l'Alleanza ha fallito per oltre 20 anni nella creazione di strutture di sicurezza locali, preparate per il combattimento, che potrebbero proteggere il paese in modo indipendente e garantire la legge e l'ordine in esso", ha ricordato, notando che gli osservatori riconoscono che la missione dell'Alleanza è stata "un fallimento".

Inoltre, Zakhárova ha ribadito che gli Stati Uniti e la coalizione avrebbero dovuto informare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sui risultati della sua missione in Afghanistan. "Certo, vorremmo che non solo esperti e giornalisti facessero valutazioni, ma sarebbe anche importante ascoltare un rapporto nel Consiglio di sicurezza dell'Onu sugli sforzi compiuti in diversi anni dai rispettivi contingenti", ha aggiunto la portavoce. "Dopo tutto, il mandato è stato emesso dal Consiglio di sicurezza", ha concluso.

In un comunicato del ministero, tradotto da "Un altro punto di vista", si legge inoltre come: "Dopo due decenni di scontri, i talebani controllano più della metà del territorio del paese e continuano la lotta armata con il governo del paese. L'Afghanistan è diventato un rifugio per il gruppo terroristico ISIS, che conta fino a 4.000 militanti nel paese e conduce regolarmente attacchi terroristici. Durante la presenza della NATO in Afghanistan, l'area di coltivazione del papavero da oppio è cresciuta più di 20 volte. L'Afghanistan rappresenta oltre l'80% del mercato globale degli oppiacei. Secondo i dati delle Nazioni Unite, 24 delle 34 province del paese sono produttrici di droga."

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti