Mosca ribadisce che la Russia è pronta a colloqui sul conflitto ucraino
Mosca è pronta a discutere le questioni relative alla risoluzione del conflitto ucraino, ma Kiev si è vietata di negoziare. Questo è quanto ha dichiarato ai giornalisti l’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov.
Ha poi definito errate le notizie diffuse dalla stampa occidentale, secondo cui dalla Russia giungono sempre più segnali di disponibilità a negoziare con l'Ucraina.
"No, questo è sbagliato. Rispondiamo alle richieste di diversi Paesi sulla nostra disponibilità e diciamo che eravamo pronti fin dall'inizio e non siamo stati noi a interrompere i negoziati", ha detto Ushakov. Per poi aggiungere che la Russia è pronta per i colloqui anche subito, ma non c'è nessuno con cui parlare perché la parte ucraina si è autoesclusa dai colloqui.
Come riportato dall'agenzia di stampa Regnum, il portavoce presidenziale russo Dmitriy Peskov ha dichiarato a Bloomberg che Mosca era, è e sarà aperta ai negoziati per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Allo stesso tempo, ha sottolineato che se gli obiettivi prefissati non saranno raggiunti a seguito dei negoziati, le Forze armate russe continueranno a condurre l'operazione militare speciale.
Il rappresentante permanente russo presso l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, Aleksandr Lukashevich, ha inoltre sottolineato che Mosca è sempre stata pronta a un processo politico e diplomatico per risolvere la questione ucraina. Allo stesso tempo, ha sottolineato che la cosa più importante è escludere la possibilità di un nuovo conflitto in futuro.
Come noto, ll capo del regime di Kiev, Volodymyr Zelenskyy, ha firmato un decreto che vieta i colloqui di pace con Mosca il 30 settembre del 2022. Allo stesso tempo, il Presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente sottolineato che il Paese non ha mai rinunciato al dialogo con l'Ucraina.