Nulla sarà più come prima... per colpa di Putin?
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Niente sarà più come prima.
La guerra cambierà tutto, questo ci vanno ripetendo da giorni. Cambierà il nostro stile di vita, cambieranno le condizioni di lavoro e quelle politiche, cambierà il rapporto dell’Europa col resto mondo. E sarà soltanto colpa di Putin e dell’invasione dell’Ucraina.
Ma c’è una cosa che non capisco.
Le condizioni di vita miserande, i rincari costanti, il lavoro precario o inesistente, l’aumento della povertà, la desertificazione delle zone industriali, ponti e scuole che crollano, la sanità incapace di tutelare la salute, le privatizzazioni selvagge di qualunque bene pubblico, la commercializzazione dei capisaldi del diritto e, più in generale, la distruzione sistematica dello Stato e della società in favore del mercato sono tutte cose che esistevano già prima della guerra in Ucraina.
Insieme a un altro bel po’ di storture e nefandezze spacciate come “progresso” da una classe politica di quisling, inetti e reazionari che ha ridotto la civiltà europea ad un ammasso moribondo e putrescente privo di qualunque futuro. Una corte di nobili decaduti a cui non sembra vero farsi provare a farsi assolvere dalla Storia gettando nel cesso la democrazia europea e consegnandola definitamente all’imperatore di Washington con la scusa che, quanto verrà dopo, sarà tutta colpa di Putin.
Ma non è così che funziona.
I popoli, per quanto nell’ignoranza si possa volerli tenere soggiogati, hanno sempre un moto di dignità. E signorotti e vassalli dell’ancien régime, alla fine, raccolgono sempre quanto seminato. Tempo al tempo.