Oltre la Dottrina Monroe: il nuovo partenariato tra Cina e America Latina

Wang Yi: "Nessuna sfera di influenza, solo rispetto e beneficio reciproco"

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Oltre la Dottrina Monroe: il nuovo partenariato tra Cina e America Latina

Negli ultimi decenni, le relazioni tra la Cina e l’America Latina e i Caraibi (ALC) hanno assunto un’importanza sempre maggiore nel panorama geopolitico e geoeconomico globale. Durante una recente conferenza stampa tenuta in occasione della terza sessione della XIV Assemblea Popolare Nazionale della Cina, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha ribadito i principi fondamentali che guidano questa cooperazione: sostegno reciproco, uguaglianza e beneficio comune. Queste dichiarazioni non solo sottolineano l’approccio cinese alla regione, ma evidenziano anche un contrasto significativo con le tradizionali politiche degli Stati Uniti nei confronti dell’America Latina.

Un partenariato basato sull’uguaglianza e sul beneficio reciproco

Wang Yi ha sottolineato che la cooperazione tra Pechino e i paesi dell’ALC non è guidata da calcoli geopolitici, ma si fonda su principi di rispetto reciproco e vantaggio condiviso. “In questa cooperazione c’è solo sostegno reciproco, non calcoli geopolitici”, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che la Cina non cerca di creare una sfera di influenza nella regione né di prendere di mira alcuna parte. Questo approccio riflette una visione delle relazioni internazionali che privilegia la collaborazione su base paritaria, in netto contrasto con le dinamiche storiche di dipendenza e subordinazione che hanno spesso caratterizzato i rapporti tra l’America Latina e le potenze occidentali.

Il Forum Cina-CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici) è stato indicato come uno strumento chiave per lo sviluppo di questa cooperazione. Wang Yi ha ricordato che quest’anno si celebrerà il decimo anniversario del lancio formale del Forum e che la Cina ospiterà la IV Riunione Ministeriale nella prima metà di quest'anno. L'evento rappresenterà un’opportunità per rafforzare ulteriormente i legami tra le due parti, superando le distanze geografiche ed eventuali problematiche politiche.

Indipendenza e autodeterminazione: il rifiuto della “Dottrina Monroe”

Uno degli aspetti più significativi del discorso di Wang Yi è stato il riferimento alla Dottrina Monroe, la politica estera statunitense che, sin dal XIX secolo, ha considerato l’America Latina come una sorta di “cortile di casa” degli Stati Uniti. Il ministro cinese ha affermato che i paesi latinoamericani e caraibici aspirano a “costruire la propria casa, non a diventare il cortile di qualcun altro”. Questo messaggio risuona profondamente in una regione che ha storicamente lottato per affermare la propria indipendenza e autodeterminazione. E tutt'ora lotta per questo obiettivo.

La Cina, secondo Wang Yi, offre ai paesi dell’ALC una partnership che rispetta la loro volontà e le loro esigenze, fornendo opzioni affidabili e prospettive di sviluppo ampie e inclusive. Questo approccio ha contribuito a guadagnare il sostegno popolare nella regione, dove la cooperazione con Pechino è vista come un’alternativa credibile ai tradizionali modelli di relazione imposti dalle potenze occidentali, USA in primis.

Prospettive future: verso una cooperazione rafforzata

La IV Riunione Ministeriale del Forum Cina-CELAC rappresenterà un’occasione cruciale per portare la cooperazione tra le due parti a un livello superiore. Wang Yi ha espresso la volontà della Cina di lavorare insieme ai paesi dell’ALC per costruire un “futuro condiviso”, basato su una visione comune di sviluppo e prosperità. Questo obiettivo si inserisce nel più ampio contesto della Belt and Road Initiative (BRI), l’iniziativa cinese che mira a promuovere la connettività globale e la cooperazione economica.

In un mondo sempre più multipolare, la partnership tra Cina e America Latina rappresenta un esempio significativo di come le relazioni internazionali possano evolversi verso modelli più equi e collaborativi. Mentre la Cina continua a espandere la sua influenza economica e politica nella regione, il suo approccio basato sul rispetto e sul beneficio reciproco potrebbe offrire ai paesi dell’ALC nuove opportunità per affermare la propria autonomia e realizzare uno sviluppo sostenibile.

Le dichiarazioni di Wang Yi non solo ribadiscono l’impegno della Cina verso l’America Latina, ma evidenziano anche un cambiamento significativo nelle dinamiche geopolitiche globali. In un’epoca di crescenti tensioni e rivalità, la cooperazione tra Cina e ALC rappresenta un modello alternativo di relazioni internazionali, basato sull’uguaglianza, il rispetto e la ricerca di un futuro condiviso.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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