Omicidio di Kirillov a Mosca. Il monito dell'inviato di Trump per l’Ucraina
L'assassinio del generale russo avvenuto a Mosca non è conforme alle regole della guerra, ma non sarebbe un ostacolo ai colloqui di pace, ha dichiarato Keith Kellogg, candidato di Donald Trump alla carica di inviato speciale per l'Ucraina. “Non credo che sia un ostacolo, ma direi questo: ci sono regole di guerra e alcune cose non si fanno”, ha affermato il tenente generale in congedo a Fox Business.
“Per esempio, non si uccidono i soldati feriti sul campo di battaglia, non si dovrebbero uccidere i non combattenti. Se si uccide un alto ufficiale, un ammiraglio o un generale, nella sua città natale, significa che si sta oltrepassando questo limite e non credo sia intelligente farlo. Non è in linea con le regole di guerra”, ha spiegato.
Nel caso specifico, Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle Forze armate russe, e il suo assistente sono stati uccisi dall'esplosione di un ordigno piazzato su uno scooter parcheggiato vicino al loro edificio residenziale. Un cittadino uzbeko è stato arrestato e ha confessato di essere stato reclutato dai servizi speciali ucraini.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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