Pomigliano. Stellantis ignora le richieste operai: Slai Cobas proclama nuovo sciopero
I cortei interni negli scioperi proclamati un mese fa da Fiom-Cgil e Slai Cobas contro le condizioni lavorative insostenibili e le precarie condizioni igieniche nello stabilimento Stellantis di Pomigliano, ex Fiat, laboratorio delle politiche liberiste di Sergo Marchionne che portarono allo Jobs act di Matteo Renzi, non devono far pensare che il percorso di lotta sia facile.
Al momento l’azienda non risponde alle istanze dei lavoratori. L’unica parola di Stellantis è recuperare la produzione del Tonale Alfa Romeo e della Fiat Panda, annunciando l’ennesimo sabato lavorativo.
Lo Slai Cobas, forte della spinta dei lavoratori, non demorde ed ha risposto all’azienda proclamando uno sciopero di 8 ore per sabato 10 giugno.
Nel loro comunicato, il sindacato di base lamenta la solita litania di richieste e promesse di lotta disattese dai sindacati che proseguono da anni e che si riscontrano nelle attuali consizioni precarie di lavoro, con scarsa igiene e ritmi di produzione insostenibili.
Per queste ragioni, nel proclamare lo sciopero lo Slai Cobas ricorda che “non sarà il continuo piegarsi dei lavoratori al richiesto sacrificio aziendale per raggiungere i propri profitti astronomici, né accettare l’elemosina aziendale della convocazione a straordinario al sabato. Lo Slai cobas continua a ritenere la mobilitazione dei lavoratori il principale strumento di tutela della loro condizione lavorativa e sociale.”
La strada è lunga e, come si diceva una volta, bisognerà resistere un solo minuto in più al padrone.