Prigozhin-Wagner e il "nuovo corso" della Rai
di Lenny Bottai
Anche stasera l'istituto LVCE della RAI non ha deluso. Dopo una serie di puttanate sulla pessima situazione Prigozhin-Wagner, ad ogni modo ben più ridotta dell'annunciata crisi di stato e della fuga dello Zar Putin da Mosca, si è detto che non si sono ad ogni modo fermati i feroci bombardamenti della Russia sull'Ucraina, i quali, avrebbero causato un morto (...).
Ricordato come dico sempre che un solo civile morto è comunque troppo, il parametro di confronto con i bombardamenti della NATO nel mondo, che erano trattati con tutt'altro stile, ci indica una certa faziosità.
Dopo, i giornalai al soldo del duo Meloni-Biden, hanno mostrato un servizio drammatico ben confezionato di un presunto cimitero di vittime innocenti, si parlava di civili, addirittura molti senza volto e nome, ma le immagini tuttavia hanno tradito la narrazione quando sono comparse sullo sfondo le foto di soldati sepolti.
Non sono mancate neppure le bandiere rossonere, che non erano del club del Milan locale in onore di Shevchenko, ma del Pravy Sektor, partito neonazista rappresentato anche dal noto tridente che compare poi su di un'altra tomba.
Probabilmente il direttore del TG1 vedendo la carriera politica di Sangiuliano, diventato ministro del Mincvlpop, ora mira ad emularlo per avere qualche possibilità futura?
*Post Facebook del 25 giugno 2023