Propofol e morti Covid. Alcune semplici domande

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Propofol e morti Covid. Alcune semplici domande

Una notizia straordinaria è arrivata ieri dall'ospedale di Montichiari in provincia di Brescia: è stato arrestato il primario del Pronto Soccorso per aver somministrato a due pazienti affetti da Covid19 un farmaco che ne ha causato la morte. Attenzione, l'accusa è terrificante, omicidio volontario. Dunque non si tratterebbe di un errore umano ma di un atto volontario e cosciente posto in essere per chissà quale recondito motivo. Siamo di fronte dunque ad un Mengele dei nostri giorni? No, credo che le cose siano più complesse. E assolutamente più preoccupanti.

Partiamo dalle dichiarazioni di Carlo Montaperto, presidente dell'associazione nazionale primari ospedalieri della Lombardia, che a Radio RTL 102.5 ha dichiarato"Sono stati usati dei farmaci che vengono utilizzati per una pre intubazione : nei reparti di medicina e di pronto soccorso ciò avveniva, venivano utilizzati farmaci come il propofol che viene utilizzato per l’induzione dell’anestesia e farmaci che sono bloccanti della contrazione muscolare, perché spesso e volentieri i pazienti che devono essere intubati sono anche molto agitati. Questa era la prassi: un paziente che deve essere intubato, deve ricevere una dose di questi farmaci”.
Dunque, come peraltro risulta da altre fonti, il farmaco in questione è il "Propofol", ed effettivamente risulta dal sito dell'AIFA che in Italia a causa della pandemia se n'è fatto un uso spropositato tanto da rendere necessaria l'importazione d'urgenza dall'estero.

Ora, il punto è che il Propofol è un farmaco pericolosissimo sia per gli anziani che per le persone affette da gravi patologie cardiache e polmonari. La cosa è consultabile sul foglio illustrativo pubblicato sul sito dell'agenzia del farmaco italiana dove si legge per esempio di evitare in presenza "di disturbi cardiaci e di disturbi ai polmoni". Ma se uno finiva al pronto soccorso per il Covid19 proprio dei disturbi ai polmoni aveva!!!

Ora la domanda è semplice. Qualcuno ha ricordato ai medici (che sono esseri umani) quanto scritto nel foglio illustrativo? O ancora peggio, non è che nei Protocolli Ministeriali è proprio consigliato di usare il Propofol per intubare i pazienti affetti da Covid19 (peraltro nella stragrande maggioranza persone anziane e dunque intrinsecamente fragili)? Cosa intende Carlo Montaperto quando dice testualmente "questa era la prassi"? Per prassi si intende generalmente procedura abituale e codificata, se così è anche nell'ambito medico, codificata da chi e come? Viene da pensare che visto che del Propofol se n'è fatto un uso abnorme siamo di fronte ad un trattamento consigliato a livello centrale. Perchè singolarmente può sbagliare un medico come quello di Montichiari, ma se quel farmaco lo si è usato in tutta italia è impossibile che tutti i medici abbiano commesso lo stesso errore; è molto più probabile che l'utilizzo sia stato "consigliato" a livello centrale. Se questa ipotesi è vera, come la logica lascierebbe intendere, si aprono scenari terrificanti. E infine, la domanda più tragica: quanti sono stati i pazienti morti nelle terapie intensive non da Covid19 ma da overdose da Propofol?

Infine si tenga conto che il Propofol ha creato gli stessi gravi problemi negli Stati Uniti come si deduce da questo articolo del giornalista investigativo Jon Rappoport. Ciò potrebbe far pensare che l'utilizzo del farmaco sia stato consigliato anche nei protocolli di un Ente sovranazionale. L'Oms.? Perchè è già impossibile che abbiano sbagliato tutti i medici italiani. Ma ipotizzare che abbiano sbagliato tutti i medici italiani e pure tutti quelli americani è francamente lunare. I medici sembrerebbero stati sviati volontariamente al fine di arrivare ad una strage che a sua volta portasse a giustificare i Lockdown e la compressione dei diritti costituzionali dei cittadini. Se così fosse, sia chiaro, i medici sarebbero doppiamente vittime, sia come uomini (molti medici sono deceduti e presumibilmente hanno ricevuto le stesse cure degli altri) sia come professionisti. Una ipotesi pazzesca ma ormai non più scartabile a priori.

Inoltre data la pericolosità di questo farmaco che sta emergendo sia dall'inchiesta penale italiana che dalle inchieste giornalistiche è comunque estremamente grave se i protocolli fatti dagli organi sovranazionali e nazionali avessero omesso di specificare che ne era sconsigliato l'utilizzo.

Dopo questa svolta inaspettata rimango sempre più convinto che la Pandemia da Covid19 non sia stata "come una guerra" ma sia stata una vera e propria guerra ibrida combattuta sulla pelle dei cittadini che hanno perso la vita o il benessere economico. Statistiche sui morti platealmente manipolate, tamponi Pcr totalmente inutili (come ora ammette anche l'Oms) perchè generano una quantità abnorme di falsi positivi gonfiando i numeri dei "contagiati". E infine l'uso a livello mondiale di farmaci mortali per i malati. Una storia tragica. Si è creata - secondo me - una pandemia per scopi politici (abbattere Trump), economici (ristrutturare il capitalismo portandolo verso la digitalizzazione) e forse geopolitici. Una storia pazzesca ma i fatti ci portano esattamente lì.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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