Putin al vertice SCO: "E' in atto una guerra ibrida contro la Russia"
Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha denunciato che l’Occidente porta avanti una guerra ibrida contro la Russia nel suo discorso al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO).
“Ora è in atto una guerra ibrida contro di noi, le sanzioni antirusse illegittime vengono utilizzate su una scala senza precedenti".
Nell’ambito di questa ibrida ha evidenziato che da tempo l’Ucraina rappresenta una un'anti-Russia lungo i suoi confini. A tal fine viene sostenuta e incoraggiata l'ideologia neonazista per soffocare lo sviluppo della Russia.
"Per molto tempo, forze esterne hanno portato avanti un progetto vicino ai nostri confini per fare del nostro Paese confinante, l'Ucraina, uno Stato ostile, di fatto 'anti-russo'. Per otto anni è stata imbottita di armi, hanno tollerato l'aggressione contro la pacifica popolazione del Donbass e gli è stata concessa ogni tipo di indulgenza per diffondere l'ideologia neonazista. E tutto questo per mettere in pericolo la sicurezza della Russia, per ostacolare lo sviluppo del nostro Paese”, ha denunciato Putin.
Il presidente ha però sottolineato che la Russia continuerà a resistere "fermamente" alle azioni ostili così come alle sanzioni occidentali perché il popolo russo ha mostrato un’unità senza precedenti.
Riguardo la SCO, Putin ha sottolineato che l’organizzazione sta svolgendo un ruolo sempre più importante negli affari internazionali, contribuendo concretamente al mantenimento della pace e della stabilità e alla crescita economica sostenibile dei suoi Stati membri. "Questo è particolarmente importante nelle circostanze attuali, quando le contraddizioni geopolitiche stanno diventando sempre più acute. Il sistema di sicurezza internazionale continua a deteriorarsi. C'è un rischio crescente di una nuova crisi economica e finanziaria globale, in un contesto di accumulo incontrollato di debiti nei Paesi sviluppati, di stratificazione sociale e di aumento della povertà nel mondo e di peggioramento della sicurezza alimentare e ambientale”. In questo contesto Putin ha evidenziato che che tali difficoltà finiscono per portare a un evidente aumento del potenziale di conflitto.
Putin ha inoltre sottolineato gli sforzi dei membri della SCO per espandere ulteriormente l'uso delle valute nazionali nei pagamenti reciproci. In particolare, ha riferito che più dell'80% delle transazioni commerciali russo-cinesi sono condotte in rubli e yuan. Nel frattempo, la quota della valuta russa negli affari con i Paesi della SCO è già superiore al 40%, ha osservato.
I Paesi membri della SCO, che comprendono Russia, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, India, Pakistan, Tagikistan e Uzbekistan, oltre ad altre nazioni invitate, stanno discutendo percorsi di sviluppo multiformi e prevedono di firmare una dichiarazione a Nuova Delhi.
Il vertice dovrebbe anche formalizzare la piena adesione dell'Iran e sottoscrivere i documenti necessari per avviare l'adesione della Bielorussia al blocco.
Il motto ufficiale dell'incontro si riflette nell'acronimo SECURE, che comprende sicurezza, economia e commercio, connettività, unità, rispetto per la sovranità e l'integrità territoriale, nonché l'ambiente.
La SCO comprende quasi la metà della popolazione mondiale e oltre il 30% del PIL globale. Pur non essendo un blocco militare, l'obiettivo principale dell'organizzazione è quello di rafforzare la sicurezza nella regione e la cooperazione economica e culturale.