Quali interessi tutela Madame Lagarde?

6863
Quali interessi tutela Madame Lagarde?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE



di Andrea Zhok

Christine Lagarde, gioviale Presidentessa della Banca Centrale Europea, ha alzato ulteriormente i tassi di interesse della BCE al 4%.

La ragione ufficialmente addotta è il controllo dell'inflazione.

Trattandosi in Europa di inflazione esogena, scatenata soprattutto dalla guerra Russo-Ucraina, che ha ristretto l'offerta di materie prime e risorse energetiche, rendendole più costose, un intervento restrittivo della BCE è un atto completamente incongruo - in effetti confinante con il criminale.

Da manuale, gli interventi restrittivi sul tasso di sconto della Banca Centrale hanno lo scopo di raffreddare un'economia che ha preso un abbrivio inflattivo a causa di un eccesso di dinamicità del capitale, quando si prendono troppo facilmente prestiti confidando sulla capacità di investirli con rendite crescenti in un'economia in forte crescita. In questi casi si può avviare una spirale tra aumento dei salari e dell'inflazione che può essere indesiderabile.

Quando invece l'economia è stagnante, quando non recessiva, come avviene ora in Europa, un aumento dei tassi di interesse ha un'unica valenza: consente ai detentori di grandi capitali di difendersi parzialmente dall'inflazione, in quanto il loro denaro può essere messo a frutto con un interesse sul mercato dei capitali.

Ma per i debitori, i mutuatari e l'economia reale delle piccole e medie imprese questo significa soltanto un ulteriore strangolamento, in una fase già estremamente difficile da almeno tre lustri.

In sostanza l'intervento della Presidentessa Lagarde è una classica operazione di difesa nel breve periodo del grande capitale, camuffata da intervento per evitare danni pubblici da inflazione.

Sotto queste condizioni un'erosione dell'inflazione può avvenire soltanto al prezzo di un massacro delle PMI con correlato incremento di fallimenti, disoccupazione e malaoccupazione. E comunque l'impatto sull'inflazione sarà minimo. Se nulla cambia nello scenario delle tensioni internazionali - l'inflazione rimarrà alta finché i salari reali non si allineeranno al ribasso all'incremento dei costi di produzione.

Tirando le fila, la dirigenza europea, dopo averci trascinato in uno scontro bellico che non ci appartiene, dopo aver nutrito a colpi di erario pubblico la guerra, dopo aver danneggiato irreparabilmente i rapporti con i maggiori fornitori di materie prime, ora sta cercando di ammorbidire l'impatto di questi squarci soltanto per il ceto dei grandi detentori di patrimoni liquidi, lasciando il resto della popolazione ad annegare nelle conseguenze delle decisioni dei Borrel e delle von der Leyen.

Tutto questo naturalmente può essere fatto con assoluto agio in un panorama in cui il giornalismo è generalmente ossequiente alla catena di comando atlantica e le rappresentanze parlamentari si occupano di imperdibili diritti civili da gourmet, o del menu alla buvette di Montecitorio.

Andrea Zhok

Andrea Zhok

Professore di Filosofia Morale all'Università di Milano

Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump? di Giuseppe Masala Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump?

Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump?

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca di Geraldina Colotti Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico di Francesco Santoianni Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico

Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia di Giuseppe Giannini The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia

The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc di Michelangelo Severgnini Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc

Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia di Paolo Pioppi Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia

Sull’orlo dell’abisso - Il ruolo della Francia

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche di Giorgio Cremaschi Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti