Quali paesi europei riapriranno le loro ambasciate in Siria?
I media siriani hanno riferito che diverse ambasciate europee si stanno preparando a riprendere le loro attività a Damasco nel prossimo futuro.
Non è certo l'esito delle recenti elezioni presidenziali che ha cambiato le scelte, è un processo che era già in atto e una tendenza che verrà seguita da altri paesi. Molto lentamente, è chiaro, non si vuole dare l'impressione che Assad è uscito vincitore da questa guerra e c'è il problema delle sanzioni.
Intanto, le fonti del quotidiano al Watan affermano che diplomatici da Grecia, Ungheria e Serbia sono già arrivati ??a Damasco e sono in corso i preparativi per riprendere il lavoro diplomatico, ad eccezione delle sezioni consolari che necessitano di un gran numero di diplomatici.
A proposito della Grecia, da queste immagini l'apertura è questione di settimane.
La fonte ha aggiunto che l'Italia ha recentemente accettato di accreditare un diplomatico siriano come rappresentante della Fao a Roma, e che potrebbe arrivarvi presto per svolgere le sue funzioni. Ieri l'Ordine degli Avvocati siriano ha firmato con l'Ambasciata di Cipro un contratto per affittare alla parte cipriota un edificio ad Abu Rummaneh appartenente all'Ordine degli Avvocati per riaprire la sua ambasciata a Damasco.
In una dichiarazione ad Al-Watan, il capo dell'Ordine degli avvocati, Firas Fares, ha affermato che è stato firmato un contratto con la parte cipriota per riaprire l'ambasciata a Damasco, ritenendo un buon gesto riaprire le ambasciate chiuse, soprattutto quelle europee. Il ministro degli Esteri e degli espatriati, Faisal Miqdad, ha rivelato nelle sue dichiarazioni di pochi giorni fa che ci sono ambasciate aperte, e le ambasciate arabe e occidentali apriranno entro pochi tempo, puntualizzando: "Ma non permetteremo agli Stati Uniti di sabotare l'apertura delle nostre ambasciate».
Al-Miqdad ha aggiunto: “Siamo per il ripristino delle relazioni arabo-arabe, e con ogni sforzo fatto in questo campo, e gli amici russi e altri stanno facendo uno sforzo in questo campo e ci sono incontri in corso, ma per quanto riguarda della situazione tra i paesi arabi, non nascondiamo nulla, e siamo ottimisti sul fatto che ci saranno passi diversi da quelli fatti in passato in questo campo".