Quelle manganellate sono rivolte a tutti i proletari
Quel che diversi non capiscono è che le manganellate sono rivolte a tutti i proletari, che non si azzardino a protestare per qualunque cosa.
Il Paese, la "comunità nazionale", come era definita dalla Carta del Lavoro fascista, deve andare avanti, la "ripresa" non deve fermarsi, come sostiene oggi il Presidente. Qualunque intralcio a questo percorso verrà represso.
E' un salto di qualità significativo che non è ben compreso. I sindacati di base potranno fare manifestazioni autorizzate, ma se si permettono di fare blocchi, proteste o altro gli verrà riservata la lezione di Trieste, anche in vista di "riforme strutturali" che incideranno sulla pelle e sul sangue di chi lavora. Gli altri si accodano, in un nuovo "Patto" dove si daranno le mance per i loro enti. Ma Confindustria deve comandare su tutto, filiale vendipatria di Ue e Germania.
Se ci pensate è la fine della nazione, iniziata con il Britannia e oggi conclusa. Andiamo al confino, si respirerà aria di libertà, in luogo di questa feccia.