Smartworking, il "miracolo del padrone": la fabbrica è entrata nel pubblico
La Repubblica intervista oggi Anna Nozza, responsabile risorse umane del colosso Accenture. I 17 mila dipendenti italiani e il mezzo milione al mondo lavoreranno per sempre per tre giorni la settimana, estendibili a 5, in smartworking.
La principale motivazione è che il lavoro agile "porta ad una maggiore focalizzazione sul lavoro, perchè consente di non avere le normali distrazioni che si possono avere in ufficio". Inoltre, "c'è la possibilità di organizzare il lavoro in maniera flessibile".
Negatività, secondo lei, la mancata empatia tra i lavoratori che si ha a contatto in ufficio.
Lo smartworking diventa quindi l'accelerazione dell'intensificazione dei ritmi di lavoro, slegato dall'orario di lavoro, con eliminazione dei tempi morti. Oltre all'atomizzazione , l'estrazione di valore diviene quindi maggiore e non a caso la responsabile risorse umane Nozza ritiene che si apporteranno delle innovazioni grazie all'Intelligenza Artificiale.
La focalizzazione del Recovery Fund, specie nella Pubblica Amministrazione, sulla digitalizzazione ha come obiettivo, via via che la gente va in pensione, di non sostituirla, se non in minima parte. Si parla, a proposito di Pa, che, rispetto agli altri paesi europei, manchino 2 milioni di persone. Con la digitalizzazione si intensificheranno i ritmi produttivi del personale rimasto al fine di risparmiare.
La fabbrica entra nel pubblico, tutti operai, con la differenza che, a differenza del periodo 60/70, non c'è alcuna solidarietà tra lavoratori pubblici e privati. Il padrone ha compiuto il miracolo.