Sulla nuova incredibile censura di Open contro l'AntiDiplomatico

28120
Sulla nuova incredibile censura di Open contro l'AntiDiplomatico



AGGIRA E COMBATTI LE CENSURE CONTRO L'ANTIDIPLOMATICO. SEGUICI SUL NOSTRO CANALE TELEGRAM


di Alessandro Bianchi

In qualità di insindacabili Leviatani del web, David Puente e Open di Enrico Mentana hanno deciso di censurare nuovamente un post Facebook de l’AntiDiplomatico, ledendo per l’ennesima volta i nostri diritti come testata giornalistica regolarmente registrata.





Secondo il signor Puente sarebbe “falsa” la nostra opinione espressa sul servizio del Tg 1 che, sul ritorno del giornalista italiano Sorbi ferito da una mina ucraina (di fabbricazione NATO?), non faceva nessun riferimento al ruolo di primo soccorso dei soldati russi e le cure effettuate in un ospedale controllato dalle forze russe  – nonostante lo stesso Sorbi ne facesse unica menzione chiara nel servizio stesso. La giornalista del Tg1, al contrario, parlava solo di “medici ucraini”, lasciando chiaramente intendere che le cure fossero state effettuate in un ospedale controllato dall'Ucraina.

LEGGI MEMORANDUM. Una moderna tragedia greca. Di Antonio Di Siena

Sorbi è stato ferito da una mina del regime di Kiev. Ha avuto i primi soccorsi dai soldati russi ed è stato curato in un ospedale sotto il controllo diretto delle forze russe.

Questi sono i fatti, ma viviamo in un paese per cui il signor Puente e la testata giornalistica a noi concorrente, Open, hanno la possibilità di censurare la nostra OPINIONE su un servizio del TG1 che secondo noi non li ha ricostruiti correttamente.

Il post Facebook con cui avevamo diffuso la nostra opinione è stato censurato per l’opera di “fact checker indipendenti” (ci sarebbe da sorridere se non fosse così tragico il tutto!) che rimandano appunto all’opinione del signor Puente, con un titolo da Istituto Luce: "No! Il TG1 non ha «capovolto la realtà» sul caso Mattia Sorbi e i medici ucraini"





A voi sembra normale? Vi sembra di vivere ancora in un paese democratico che tuteli e rispetti le OPINIONI diverse? Soprattutto considerando che siamo una TESTATA GIORNALISTICA REGOLARMENTE REGISTRATA?

A noi no. A noi - che non solo non ci permetteremo mai di censurare l’opinione del signor Puente, ma avremmo semplicemente i brividi a vivere in un paese che ci permettesse di farlo - NO.

Pensiero, quello del signor Puente, che, nella sua analisi giustificatoria della censura, resta estremamente debole, ai limiti del dilettantesco.

Debole perché omette volutamente, da un lato, la provenienza della mina che ha ferito Sorbi, il ruolo dell’esercito ucraino prima e quello russo di primo soccorso poi.

Debole perché, dall’altro lato, il suo intento è chiaramente fuorviante: identificare i “medici ucraini” con il regime di Kiev è - quello si - volutamente falso. Si tratta di medici “ucraini” che lavorano in un ospedale controllato dai russi e che presto potrebbero diventare medici "russi" con il referendum di annessione che avverrà in quelle aeree. Semplicemente è l'aspetto meno rilevante di tutta la vicenda se non per chi, come il signor Puente, ha fretta nel voler mistificare i fatti che RIPETIAMO sono i seguenti: Il giornalista italiano è stato ferito da una mina del regime di Kiev. Ha avuto i primi soccorsi dai soldati russi ed è stato curato in un ospedale sotto il controllo diretto delle forze russe. 

A parte le opinioni e le ricostruzioni deboli ai limiti del dilettantesco del signor Puente, resterebbe il nostro diritto come testata giornalistica di poter commentare un servizio del TG 1, lasciando ai nostri lettori la possibilità di criticarci e soprattutto farsi una loro opinione.

Questo diritto, che sarebbe il pilastro base di ogni democrazia, è drammaticamente leso dall’azione repressiva e insindacabile di Mentana e dei suoi scagnozzi del web. Se ancora non vi siete allarmati della deriva autoritaria in corso nel nostro paese… beh temiamo che di tempo per tutti noi ne sia rimasto veramente poco.


P.s. La nostra pagina Facebook è già in shadowbanning - significa come ci ricorda ogni giorno la multinazionale nord-americana che è limitata nella diffusione e potrebbe essere presto chiusa - per un post satirico delle fake news raccontate tra gli altri da Open e per una dichiarazione rilasciata da un luminare del British Medical Journal. Chiaramente tutte e due le censure avvenute per l'azione degli stessi "fact checker indipendenti".

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da L'AntiDiplomatico (@lantidiplomatico)


La nostra pagina Facebook è a rischio chiusura a rischio chiusura per la vergognosa opera di censura da parte di Open. Il consiglio è di segnarvi al canale Telegram e alla pagina nuova di riserva Facebook (l’AntiDiplomatico2)


P.S. 2 In questa foga di sostegno acritico all'Ucraina, i "fackcheker indipendenti" si sono dimenticati dell'ennesimo crimine di guerra e contro l'umanità di oggi contro Donetsk con armi Nato. Sono morti due bambini.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti