Un nuovo scenario politico in Germania: tra militarizzazione e liberismo sfrenato
Le recenti elezioni tedesche hanno segnato un preoccupante spostamento del panorama politico del paese. La coalizione conservatrice della CDU/CSU ha ottenuto il 28,6% dei voti, mentre la destra radicale dell'AfD ha raggiunto un risultato storico con il 20,8%, consolidando la propria presenza soprattutto nei Länder orientali. Il crollo della SPD, ferma al 16,4%, evidenzia il declino del partito più antico della Germania e il fallimento della sua strategia politica.
Il risultato elettorale mostra un paese sempre più incline a politiche autoritarie e belliciste. Friedrich Merz, leader della CDU e probabile nuovo cancelliere, ha già dichiarato il proprio sostegno a un’escalation militare, compreso l’invio di missili Taurus all’Ucraina. Questo, unito alla crescente pressione per aumentare le spese militari, evidenzia una Germania che abbraccia senza riserve una politica di riarmo e scontro geopolitico.
Parallelamente, l’economia tedesca si trova in una fase critica. Il liberismo spinto promosso dalla CDU/CSU rischia di accentuare le disuguaglianze sociali e favorire un’ulteriore concentrazione della ricchezza. La crisi industriale, in particolare nel settore manifatturiero ed energetico, è stata aggravata dalle scellerate sanzioni alla Russia, il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream e dall'incapacità di formulare una strategia energetica autonoma. L'uscita dal nucleare e il crollo del supporto alle energie rinnovabili hanno lasciato il paese vulnerabile, aumentando i costi di produzione e spingendo le imprese a delocalizzare.
Le prospettive per il futuro non sono rassicuranti. La Germania si avvia verso un periodo di crescente radicalizzazione politica e instabilità economica, con il rischio di un’erosione del welfare e una subordinazione sempre più marcata alle logiche del capitale finanziario.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.jungewelt.de/artikel/495162.bundestagswahlen-2025-nationale-welle.html
https://www.nytimes.com/2025/02/24/world/europe/takeaways-germany-election.html