“Vaccini: verità, bugie e controversie”. Sul saggio-studio basilare del. dott. Peter Gotzsche

“Vaccini: verità, bugie e controversie”. Sul saggio-studio basilare del. dott. Peter Gotzsche

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“Vaccini: verità, bugie e controversie” è un saggio strepitoso molto utile a tutti i medici e a chi si occupa di valutare le politiche sanitarie (Peter C. Gotzsche, https://twitter.com/pgtzsche1, 2020, www.fioritieditore.com/prodotto/vaccini-verita-bugie-e-controversie; 196 pagine, euro 18).

 

Peter Gotzsche ha un’esperienza professionale unica, maturata con una doppia laurea in Chimica e in Medicina. Grazie alle sue collaborazioni e alla stesura degli studi clinici insieme alle aziende farmaceutiche e alle istituzioni ospedaliere di Copenhagen ha avuto la possibilità di trovarsi a valutare le realtà cliniche dei pazienti da vari punti di vista. Il professore danese ha partecipato alla fondazione della Cochrane Collaboration nel 1993, e ha valutato la validità di centinaia e centinaia di ricerche mediche (https://www.cochrane.org; https://www.cochrane.it/it/cochrane).

In estrema sintesi si può affermare che Peter Gotzsche è favorevole alle principali vaccinazioni infantili di base, che però, per vari motivi, sono molto differenti nella varie nazioni del mondo. Queste sono le sue parole precise: “pochissime persone sanno cosa vuol dire avere la parotite. Io sì, perché non c’era il vaccino quando ero bambino. Il dolore delle mie ghiandole salivari ingrossate era così intenso che ho pianto molto. Non riuscivo a mangiare o sorridere senza provare un dolore insopportabile. Ho anche sofferto enormemente a causa della pertosse, sembravo un leone marino. Non ci si dimentica mai di quanto siano orribili queste malattie una volta che si sono avute, e vorrei che i negazionisti dei vaccini lo sapessero” (p. 148).

Però esistono anche i “fondamentalisti che riescono a vedere solo le conseguenze positive della vaccinazione” (p. 56). Il fondamentalismo è il processo cognitivo estremo della “fallacia del piano inclinato… un ragionamento con sui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie” (p. 56). Per questo motivo è stato costituita in Europa ASSET, un’organizzazione che indaga sugli effetti delle vaccinazioni obbligatorie nei paesi europei: http://www.asset-scienceinsociety.eu/reports/index.html; http://www.asset-scienceinsociety.eu/reports/page1.html. In linea generale gli esperti di ASSET hanno “sostenuto che la vaccinazione obbligatoria potrebbe risolvere un problema a breve termine, ma non è una soluzione a lungo termine. Una migliore organizzazione dei sistemi sanitari e strategie di comunicazione più convincenti possono rivelarsi più efficaci” (p. 58). Inoltre gli effetti negativi delle vaccinazioni possono manifestarsi anche a distanza di molti mesi o di molti anni da una vaccinazione, e a quel punto la causa dell’evento negativo diventa difficile da dimostrare.

In ogni caso non è facile reperire informazioni su ricerche scientifiche non finanziate da società farmaceutiche o  da organizzazioni che dipendono dalle multinazionali del farmaco. Infatti le agenzie del farmaco nazionali e internazionali sono finanziate da Big Pharma (l’Agenzia Europea dei Medicinali è finanziata per l’85 per cento dalle multinazionali farmaceutiche). Anche i dati relativi agli esperimenti naturali di solito vengono interpretati in maniera troppo allarmista. Ad esempio le previsioni di mortalità della malattia Covid-19 si sono basate sul tasso di mortalità sulla nave da crociera Diamond Princess che “è stato dell’1 per cento… ma si trattava di una popolazione in gran parte anziana in un ambiente affollato” e ventilato in modo artificiale (p. 172).

Per quanto riguarda le considerazioni del ricercatore danese sull’epidemia di SARS-Cov-2, si può riassumere la sua posizione in queste righe: è stata un’emergenza sanitaria troppo allarmista causata dal panico generalizzato, che ha riguardato la gente comune e gli operatori sanitari. La pandemia di “Coronavirus ha molte similitudini con le epidemia di morbillo e influenza… Pertanto, quando verrà utilizzato un vaccino, probabilmente non saremo a conoscenza di eventuali importanti effetti collaterali, quali ad esempio la trasmissione ad altri, il ricovero in ospedale, le malattie gravi e la morte. Ricordate comunque che non è stato documentato per i vaccini antinfluenzali nessuno di tali effetti, anche se sono ormai molti anni che li abbiamo a disposizione (p. 167 e leggere bene tutto il capitolo 4). Purtroppo sono pochissimi gli studi indipendenti a medio e lungo termine sui vaccini. Uno studio molto recente uscito su Nature, sembra dimostrare che la coinfezione con il ceppo A del virus dell’influenza sviluppa una maggiore infettività al SARS-CoV-2 (https://www.nature.com/articles/s41422-021-00473-1).

Trent’anni fa è stato sviluppato un vaccino contro un coronavirus, ma quando è stato testato sui gatti, la situazione è peggiorata rispetto ai gatti non vaccinati” (p. 167). E alcuni studi hanno chiarito che i vaccini antinfluenzali “aumentano il rischio di contrarre l’influenza con altri ceppi, rispetto alle persone che non sono state vaccinate” (Skoworonskj, p. 165). Purtroppo gli studi vaccinali a lungo termine sono molto impegnativi e non interessano alle case farmaceutiche. Comunque per valutare le ultime ricerche sul nuovo coronavirus si può fare riferimento anche a questo sito: https://www.cebm.net/oxford-covid-19-evidence-service (www.cebm.net/home).

Miliardi di bambini e di persone vengono vaccinate ogni anno, quindi “Non ci sono scuse per non richiedere trial molto più rigorosi, comprese prove adeguate sulla sicurezza degli adiuvanti. Trial di vasta portata con un lungo follow-up che consenta la registrazione dei danni che si verificano più a lungo termine dovrebbero essere effettuati indipendentemente dall’industria farmaceutica, finanziati con fondi pubblici. Non è necessario che siano costosi, in quanto potrebbero essere semplici e pragmatici, con costi amministrativi minimi. Saranno probabilmente efficaci sotto il profilo dei costi, in quanto scopriremo che alcuni vaccini o le loro combinazioni dovrebbero essere evitati” (p. 166). Gli strumenti digitali di oggi ci possono permettere di realizzare molti miracoli.

Le insidie oggi collegate alla registrazione dei danni collegati alla somministrazione acritica di alcuni vaccini riguardano principalmente l’umiliazione mediatica e professionale, o addirittura la perdita del lavoro, cosa capitata addirittura al Prof. Gotzsche, per aver criticato “la prestigiosa ma mal eseguita revisione della Cochrane dei vaccini HPV”, esaminata nel capitolo 5 (Human Papilloma Virus; https://www.humanitas.it/malattie/infezione-da-hpv-papilloma-virus, università privata, https://www.hunimed.eu/it; https://www.auxologico.it/malattia/hpv-papilloma-virus, alcuni grandi istituti scientifici lombardi che si occupano di cure molto avanzate). In effetti il vaccino contro l’HPV (Papilloma Virus Umano) “è controverso. Non è necessario perché lo screening per il cancro del collo dell’utero è altamente efficace; le autorità sono state disoneste circa le molte incertezze relative al vaccino e al suo adiuvante, e i genitori che hanno segnalato gravi danni neurologici hanno spesso avuto ragione” (p. 140). Le due vaccinazioni più studiate dal ricercatore danese sono quella antinfluenzale (da p. 62 a p. 96) e quella contro il Papilloma Virus.

A quanto pare  le autorità di controllo dei farmaci “si fidano troppo di ciò che le case farmaceutiche gli raccontano, anche se sanno bene che le frodi, le distorsioni e le mancate segnalazioni di gravi danni causati dai farmaci sono comuni nelle sperimentazioni sponsorizzate dall’industria… i farmaci che si prescrivono sono la terza causa principale di morte, il che dimostra che le autorità di controllo dei farmaci funzionano male; non ci proteggono dai danni letali dei farmaci” (p. 165). Inoltre “Un altro motivo di un sano scetticismo è che pochissimi o nessuno degli studi clinici cardine sui vaccini include un gruppo di controllo non trattato. È un requisito necessario ai fini della registrazione dei farmaci il fatto che si conducano studi randomizzati in cui a un gruppo è stato somministrato il farmaco e il gruppo di controllo ha ricevuto placebo o nulla… i requisiti normativi sono molto più blandi per i vaccini” (p. 5).

Comunque anche le forme di coronavirus più lieve quando iniziano a circolare possono causare circa un 8 per cento dei morti nelle case di cura e di riposo (p. 175). E “Poiché non sembrano esserci grandi differenze tra COVID-19 e influenza in termini di infettività e mortalità, ci si potrebbe chiedere perché le misure draconiane non sono state applicate durante la pandemia influenzale del 2009 e perché vengono invece applicate ora? Dobbiamo anche ricordare che da qualche parte è sempre inverno, e non possiamo bloccare il mondo intero in modo più o meno permanente” (p 175). Di sicuro non impediranno la libertà di movimento ai manager delle grandi multinazionali bancarie e farmaceutiche. Del resto i conflitti di interesse sono il sale della crescit2a esagerata delle grandi società (https://forward.recentiprogressi.it/it/tag/barbara-mintzes; www.theguardian.com/profile/barbara-mintzes; https://theconversation.com/profiles/barbara-mintzes-247179).   

 

Peter C. Gotzsche è un ricercatore danese che ha dedicato tutta la vita a esplorare il mondo della ricerca medica, dopo essersi laureato in Chimica e Medicina, e ora insegna Analisi della Ricerca Clinica all’Università di Copenaghen. Per valutare alcune riflessioni scientifiche molto profonde consiglio alcuni link: https://associali.it/notizie/confronto-di-opinioni-e-valori-il-caso-peter-gotzsche-tra-presente-e-futuro-della-cochrane; https://www.scienzainrete.it/articolo/libro-di-peter-g%C3%B8tzsche-e-alcune-riflessioni-sulla-cochrane-collaboration/eugenio-paci/2019; http://www.nograzie.eu/peter-gotzsche-espulso-dalla-cochrane. Attualmente dirige un nuovo istituto basato sulla libertà di ricerca scientifica: https://www.scientificfreedom.dk/staff. Nel corso della sua vita ha pubblicato più di 70 articoli scientifici che sono stati citati più di 30 mila volte. È stato pubblicato dalle grandi riviste mediche: BMJ,  Lancet, JAMA (https://jamanetwork.com; New England Journal of Medicine,  Annals of Internal Medicine (www.acpjournals.org/journal/aim). Qui trovate un video che supporta il Prof. Gotzsche: www.youtube.com/watch?v=uDbQNBla6aU (Dr. Marcia Angell, https://bioethics.hms.harvard.edu/faculty-staff/marcia-angell). Nel 2019 ha pubblicato un saggio sui problemi derivanti della eccessiva medicalizzazione della società (https://www.fioritieditore.com/prodotto/sopravvivere-in-un-mondo-ipermedicalizzato-cercate-le-prove-da-soli

Giovanni Fioriti è un editore molto qualificato: si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università Sapienza di Roma, presso la quale ha conseguito la specializzazione in Psichiatria. Dal 1987 al 1990 è stato professore a contratto presso la scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università Tor Vergata di Roma (https://medicinaesocieta.it/giovanni-fioriti; https://medicinaesocieta.it/tag/peter-gotzsche).

 

Nota medica burocratica – Dopo numerose verifiche il professor Gotzsche ha scoperto che il sito del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) “è un tesoro di disinformazione, peggiore persino… dei siti web delle case farmaceutiche” (p. 76). Inoltre la logica della sanità pubblica è molto ambigua per quanto riguarda la prevenzione. Oltre a vari bonus,  “Ululando con i lupi e facendo piacere ai politici, potete aspettarvi una carriera gratificante nella sanità pubblica” (p. 82). Ad esempio per quanto riguarda il vaccino contro il Papilloma Virus “Le risposte dell’EMA sono state deludenti” rispetto alle preoccupazioni emerse (p. 102). Del resto ogni anno l’Agenzia Europea per i Medicinali è finanziata dalle multinazionali farmaceutiche fino a oltre l’80 per cento del bilancio. L’EMA si fida troppo dei pochissimi danni riportati dai vari produttori di farmaci, e spesso fa la scelta “di non condividere i risultati delle sue ricerche bibliografiche con i suoi esperti o con il pubblico nel caso in cui fosse richiesto l’accesso ai documenti riservati” (p. 114). D’altra parte “Uno dei principali problemi nell’assistenza sanitaria è costituito dai molti ficcanaso a cui piace dire agli altri cosa dovrebbero fare, anche quando nessuno glielo chiede” (p. 59).  

Nota medica non burocratica – In genere, tranne nei casi in cui la febbre è davvero molto alta, “è una pessima idea usare dei farmaci che riducono la febbre”. L’uso degli antipiretici “è correlato ad un aumento del 5 per cento della mortalità nelle persone con influenza e influisce negativamente sull’esito delle cure dei pazienti in terapia intensiva” (p. 94). Ora sappiamo come mai i politicanti italiani e i loro consulenti prezzolati hanno puntato tutto sul mantenimento dell’uso degli antipiretici per mantenere alto il numero delle ospedalizzazioni e favorire così gli affari sanitari. Nella premessa del libro l’autore afferma: “le conclusioni che ho tratto, dopo aver studiato le prove, sono personali; altri ricercatori potrebbero giungere a conclusioni diverse, poiché nell’esprimere un giudizio sarà sempre coinvolto un elemento personale” (p. 1).

Nota italiana – Per quanto riguarda i morti legati alla sindrome Covid-19, “In Italia, il 99 per cento dei deceduti aveva almeno un comorbilità, e la metà di loro aveva tre o più malattie (Boccia et al. 2020). Questa è la stessa tipologia di persona che muore durante le epidemie di influenza (età media di circa 80 anni). Non è quindi possibile dire nel singolo caso se una persona è morta a causa del virus, o solo col virus” (p. 172). Di sicuro il nuovo coronavirus ha accorciato la vita dei malati terminali e dei moribondi geriatrici di sei mesi o di un anno. Infatti l’età media dei deceduti si aggira intorno agli 80 anni. I numerosi morti dovuti ai ritardi nelle cure e agli errori medici più o meno evitabili nei momenti di panico non ha inciso più di tanto, tranne che in Lombardia, regione probabilmente funestata anche da un affollamento ospedaliero collegato all’incremento stagionale dello smog (è una delle regioni più inquinate d’Europa), e al panico fomentato dai politici e dai media. Segnalo inoltre il parere del Prof. John Ioannidis sui vaccini per i bambini (intervento nel servizio del Tg di Byoblu): https://www.youtube.com/watch?v=ZHCvm9TBWTw. Un giovane medico ha pubblicato i risultati sullo strano aumento della miocadite nei giovani italiani: https://www.ijpdtm.it/index.php/ijpdtm/article/view/93 (Paolo Diego L’Angiocola, Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine, pubblicato il 10 ottobre 2021, rivista ufficiale della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica, https://simedet.eu). 

Nota Svizzera e nordica – I consulenti svizzeri sono famosi insieme a quelli svedesi e a quelli norvegesi per la loro imparzialità e neutralità quasi estrema. Qui trovate un punto di vista sanitario svizzero: https://www.mittdolcino.com/2021/08/19/bang-forse-scoperto-il-motivo-gli-strani-infarti-mortali-ed-incurabili-vaccini-covid. Anche in Danimarca ultimamente si sono dimostrati molto indipendenti: https://comedonchisciotte.org/la-danimarca-abolisce-le-restrizioni-covid-dal-primo-ottobre. E in Germania esistono ancora alcuni medici professionisti molto seri: https://www.byoblu.com/2021/08/08/vaccini-e-decessi-un-patologo-tedesco-le-reazioni-fatali-dei-vaccini-vengono-sottovalutate-paolo-becchi. Per quanto riguarda gli svedesi si può dire che sono riusciti a prendere per le corna, il grande toro del conflitto di scarso interesse scientifico: https://www.affaritaliani.it/coronavirus/covid-per-la-svezia-i-test-pcr-per-tracciare-il-virus-sono-inattendibili-739628.html. Infine segnalo un ricercatore danese con competenze antropologiche e mediche: https://en.wikipedia.org/wiki/Peter_Aaby; www.ae-info.org/ae/Member/Aaby_Peter. Infine segnalo una fisica e parlamentare tedesca che ha lavorato insieme a due importanti statistici per valutare l’efficacia dei vaccini di stampo genico contro il SARS-CoV-2 (non sembra buona): https://www.utebergner.de/der-wert-eines-menschen-haengt-nicht-von-seinem-impfstatus-ab.  

Nota internazionale – Negli ultimi anni nel Regno Unito e negli Stati Uniti l’aspettativa di vita sana si sta abbassando. Le malattie croniche e le disabilità stanno aumentando e “le ragioni principali sono l’aumento della privatizzazione, la maggiore specializzazione dell’assistenza sanitaria e l’aumento dell’uso dei test di screening, con conseguente sovradiagnosi e trattamenti eccessivi” (p. 144). La visione d’insieme non viene incentivata nelle varie professioni sanitarie e nei corsi di studi universitari e post universitari. Per quanto riguarda l’Organizzazione Mondiale della Sanità il problema principale è questo: “le persone che hanno approvato un programma di vaccinazione sono anche coloro che valuteranno se vi è un motivo valido per modificare la raccomandazione che loro stessi hanno fatto. Le persone tendono a non cambiare le proprie decisioni, a prescindere dall’evidenza dell’errore (Kahneman, 2012; www.agoravox.it/La-psicologia-del-pensiero.html). Purtroppo i numeri relativi agli aumenti della mortalità complessiva in Europa, sono stati ignorati: https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps (consigliato a giornalisti e ricercatori). Altri numeri molto importanti sono stati sottostimati: https://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/le-reazioni-avverse-ai-vaccini-sono-fortemente-sottostimate. Qui trovate un bravo matematico e ricercatore internazionale: https://www.mittdolcino.com/2021/08/31/la-nostra-intervista-al-professor-norman-fenton-non-ce-alcuna-logica-dietro-a-tutte-le-restrizioni/#more-50081. In ogni caso il Sistema Immunitario è la cosa più complessa dopo il cervello e i veri immunologi riescono a confessare anche i limiti delle loro conoscenze: https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/11/20/studio-iss-circolano-solo-varianti-ed-ecco-i-test-per-le-cellule-t-di-cui-non-si-parla-mai (Prof. Stefano Petti); https://www.thelancet.com/journals/ebiom/article/PIIS2352-3964(2100203-6/fulltext (la risposta immunitaria molto robusta, molto certificata e poco comunicata dei guariti dalla Covid). Segnalo anche alcuni link al profilo personale di Fiona Godlee, editor in chief del British Medical Journal: https://www.bmj.com/about-bmj/editorial-staff/fiona-godlee (ci sono anche i colleghi); https://twitter.com/fgodlee; https://www.thisinstitute.cam.ac.uk/about/people/dr-fiona-godlee. Sintesi internazionale degli effetti delle ultime vaccinazioni più o meno sperimentali a seconda dei punti di vista: https://ilsimplicissimus2.com/2021/11/26/geografia-del-fallimento-vaccinale.

Damiano Mazzotti

Damiano Mazzotti

"Prima delle leggi, prima della stampa, la democrazia è la parola che puoi scambiare con uno sconosciuto" (Arturo Ixtebarria').

 

Damiano Mazzotti è nato nel 1970 in Romagna e vive in Romagna. Si è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità a Padova nel 1995. Nel corso della vita si è occupato di consulenza, di formazione e di comunicazione, lavorando nella Regione Emilia-Romagna, per società di Milano e per l’Istituto Europeo di Management Socio-Sanitario di Firenze. Nel 2008 diventa uno studioso indipendente e un Citizen Journalist che ha pubblicato centinaia di articoli sulla piattaforma informativa Agoravox Italia (www.agoravox.it/Damiano-Mazzotti). Nel 2009 ha pubblicato Libero pensiero e liberi pensatori, il primo saggio di un giornalista partecipativo italiano. 

 

 

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