WP: La "strana alleanza" di Netanyahu con Hamas che ha "dato le ali" al movimento a Gaza

WP: La "strana alleanza" di Netanyahu con Hamas che ha "dato le ali" al movimento a Gaza

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Il Washington Post sostiene che dal ritorno a capo del governo israeliano di Benjamin Netanyahu, nel 2009, si è verificata una "strana" convivenza tra Israele e Hamas, dove ciascuna parte ha trovato l'altra utile per realizzare i propri scopi, pur promettendosi di distruggersi a vicenda.

Mantenere divisa la popolazione palestinese

Secondo il WP dal momento in cui Netanyahu è salito al potere ha mantenuto la divisione tra i palestinesi, con Hamas a Governare la Striscia di Gaza e Fatah la Cisgiordania, impedendo qualsiasi possibilità di riconciliazione tra le parti.

"Senza una leadership unificata, Netanyahu potrebbe dire che non potrebbe portare avanti i negoziati di pace, perché non c'è nessuno con cui parlare ", ha spiegato Dahlia Scheindlin, un'analista politica israeliana.

Per lo storico israeliano Adam Raz, "negli ultimi 10 anni Netanyahu ha lavorato per bloccare ogni tentativo di porre fine ad Hamas a Gaza".

Così, mentre Hamas cementava il suo potere a Gaza non focalizzandosi sulla guerra, gli israeliani ipotizzavano che il riavvicinamento con i paesi arabi avrebbe portato a costruire rapporti più forti con il loro paese.

I governi minacciati

Questa sorta di vantaggi reciproci ha portato una codipendenza tra i due poteri dove la fine di uno porterà a quella dell’altro. "È una strana alleanza che ha fatto il suo corso", secondo Raz, ricordando che "Hamas non governerà Gaza, e penso che possiamo supporre che Netanyahu si stia avvicinando alla fine  della sua carriera politica".

Per il WP sia Hamas che Netanyahu si trovano ad affrontare la disapprovazione pubblica delle loro azioni, pur ribadendo che la valutazione del sostegno ad Hamas a Gaza, secondo il media nordamericano, è difficile, alcuni palestinesi hanno criticato pubblicamente l’organizzazione per l’attacco di ottobre, che ha lasciato i civili esposti all’assalto militare israeliano. Dall’altra parte, il WP ha evidenziato che Netanyahu, allo stesso modo, si trova inoltre ad affrontare un malcontento pubblico senza precedenti per la sua incapacità di prevenire l’attacco e per la risposta casuale del governo. Secondo i sondaggi, il 75% degli israeliani chiede che il presidente si dimetta adesso o venga sostituito quando finiranno i combattimenti.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti