Zelensky in tournée: uno spettacolo pietoso

5918
Zelensky in tournée: uno spettacolo pietoso

 

Penoso lo spettacolo delle iene britanniche e poi degli euro burocrati che da ieri osannano e omaggiano il nazi-eroe in tournée per elemosinare ancora soldi e armi e ora anche gli aerei da guerra. C’è persino chi si commuove e chiede di abbracciare questa nullità di uomo, un infame  con le mani sporche di sangue del proprio popolo, che ha ormai portato il mondo sull’orlo del precipizio. E il baratro è sempre più vicino, voluto dai pazzi di Washington.

La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha scritto oggi sul suo canale telegram: “Mentre Zelenskij apre la bocca per snocciolare cianciafruscole per le metropoli, i nazisti rimasti a casa fucilano i prigionieri! Esattamente per questo hanno pagato il regime di Kiev per molti anni: per far sì che infettasse il proprio popolo con l’ideologia dell’odio, per seminare il disaccordo fra le persone e metterle l’una contro l’altra, per distruggere la società e lo Stato”.  A gettare di continuo benzina sul conflitto è anche la “iena d’Europa”, lo si scorge bene nell’intervista che il premier polacco Mateusz Morawiecki ha rilasciato al Corriere della Sera: “Consideriamo la guerra in Ucraina soprattutto una minaccia esistenziale per la Polonia e per tutta l’Europa. Se la Russia vince la guerra tutte le analisi geopolitiche possono essere buttate via. La Polonia non ha scelto il luogo in cui si trova sulla carta geografica, ma comprende bene la responsabilità che questa posizione comporta. Sconfiggere la Russia è una ragion di Stato, sia per la Polonia che per l’Europa”. La Zacharova ha commentato: “Cosa c’è in queste parole, più stupidità o meschinità? Entrambe e sono parte di un odio selvaggio. Che come si sa, porta all’autodistruzione. Vada avanti così, Morawiecki, la Sua cattiveria lavora per la Sua sconfitta”.

In Europa la menzogna si è completamente sostituita alla verità. I giornali sono illeggibili. Solo inganno e istigazione all’odio contro la Russia. Leggere che “il vero effetto delle sanzioni è stato la liberazione dell’Italia dal ricatto di Putin”, non solo genera un forte senso di raccapriccio, ma anche una legittima domanda, quanto durerà questo annebbiamento dell’intelletto?

La premier Meloni è infuriata per l’esclusione dalla cena con Zelenskij all’Eliseo, sconcertata per la scelta di Macron di includere Olaf Scholz e tenere fuori l’Italia, nonostante i recenti tentennamenti tedeschi sulla fornitura dei tank. Quella del presidente francese è un’iniziativa inopportuna - dice Giorgia Meloni entrando al Consiglio europeo, al quale prenderà parte anche il presidente ucraino” La Meloni si infuria per lo schiaffo ricevuto da Macron? Non c’è nulla per cui infuriarsi, la Francia e la Germania sono i due Stati, implicati nello sporco affare ucraino sin dal 2014. Sono loro che non hanno fatto nulla per favorire il rispetto e l’implementazione degli accordi di Minsk da parte dell’Ucraina – paese di cui erano garanti, garanti della Pace! Ma hanno ingannato Putin e tutto il mondo. E se ne vantano pure. L’Italia per fortuna, almeno in questo sporco gioco degli Accordi di Minsk non c’entra nulla, non ha preso parte diretta all’inganno. L’Italia era e rimane una semplice appendice, che deve ubbidire agli ordini, sostenere il regime nazista di Kiev, fornire armi e istruire i militari ucraini sul suo suolo. Un ruolo certamente negativo che non favorisce la pace, oltre a essere indice di tradimento verso il proprio popolo e la Costituzione italiana.

Il megalomane Macron va assolutamente d’accordo con l’altro megalomane Zelenskij. Dopo essersi cantati i ditirambi a vicenda, Macron assicura che porterà l’Ucraina alla vittoria, unendosi così al coro dei rappresentanti dell’Ue che gridano che la Russia non deve vincere e “non vincerà”. La Francia e la Germania possono cambiare la situazione alla radice - sostiene Macron, - tanto più velocemente l’Ucraina riceverà le armi a lungo raggio e gli aerei moderni da combattimento, tanto più forte sarà la nostra coalizione”. Sholz, chiamato da Macron a Parigi per stendere il tappeto al miserabile messo sul trono di Kiev, assicura anche lui “l’aiuto militare tanto a lungo, quanto serve, perché non si può lasciar vincere la Russia in questa guerra”. Sono tutti seduti al banchetto in assetto di guerra.

Dopo 30 anni di illusioni, la Russia si sveglia amaramente e realizza che è stata solo imbrogliata e cinicamente tradita dai capi dell’Occidente, dalla NATO, della Ue che hanno sostenuto e foraggiato in Ucraina l’élite anti russa che secondo i loro piani doveva e deve spazzare via la Russia come Stato, fiaccarla economicamente e distruggerla, così come volevano fare con l’Unione Sovietica. I russi le hanno tentate tutte. Adesso non rimane loro che vincere.

 

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti