Il Fondo Monetario Internazionale ha mentito sul programma di salvataggio in Grecia.
Non l'unanimità di vedute, ma diversi membri del board avevano mostrato dubbi
3204
Il Fondo Monetario Internazionale ha mentito sul programma di salvataggio in Grecia. In una serie di estratti pubblicati oggi dal Wall Street Journal emerge, al contrario di quanto affermato dall'organizzazione internazionale nel 2010, come ci fosse un considerevole disaccordo e non l'unanimità di vedute nell'incontro del 9 maggio 2010 che ha poi dato il via libera al programma di salvataggio poi attuato dalla Grecia.
Si riporta la traduzione delle note preparatorie di alcuni membri del board, in cui si chiedeva di prendere in considerazione elementi a torto ignorati da coloro che hanno reso gli sforzi immani di Atene completamente inutili.
Il direttore esecutivo svizzero Rene Weber: "Abbiamo considerevoli dubbi sulla fattibilità del programma. Abbiamo dubbi sulle previsioni di crescita, che sembrano esagerate. Anche una deviazione minima da queste stime renderebbe il livello del debito insostenibile. Perché la ristrutturazione del debito ed il coinvolgimento del settore privato non è stato preso in considerazione?"
Il membro brasiliano Paulo Nogueira Batista: "i rischi sono immensi: come è strutturato non si tratta di un salvataggio della Grecia, che avrà un aggiustamento dolorosissimo, ma di un bailout del debito privato del paese, in gran parte in mano alle istituzioni finanziarie europee".
L'argentino Pablo Andrés Pereira: "L'alternativa di una ristrutturazione del debito dovrebbe essere sul tavolo. Le autorità europee dovrebbero essere pronte ad iniziare un tale processo dato che la via proposta avrà un impatto minimo sui problemi di solvenza di lungo periodo ed è molto probabile che la Grecia finirà per peggiorare la propria situazione dopo l'attuazione di questo programma".
Anche il membro iraniano, egiziano, cinese ed indiano avevano duramente criticato il programma poi attuato per la Grecia durante quell'incontro. Ma purtroppo la via scelta è stata un'altra...