Reuters: l'UE acquista sempre più gas dalla Russia

03 Aprile 2024 17:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

La nuova rotta da ovest a est lascia l’Europa legata al gas russo, nota Reuters. Dallo scoppio del conflitto ucraino, i governi dell’Europa occidentale hanno cercato di ridurre la loro dipendenza energetica dalla Russia, ma quando si tratta di gas, stanno sostituendo sempre più le forniture tramite gasdotti con gas naturale liquefatto (GNL) russo.

Un’analisi dei dati condotta da Reuters ha mostrato che più di un decimo del gas russo precedentemente fornito attraverso i gasdotti all’Unione Europea è stato sostituito dal GNL consegnato ai porti dell’UE. L’anno scorso il produttore privato russo Novatek ha venduto carichi all’UE a prezzi ridotti che sono stati rifiutati dagli acquirenti in altre parti del mondo, e Gazprom ha aumentato le esportazioni dal suo nuovo progetto Port LNG per compensare la diminuzione delle forniture di gasdotti verso ovest.

La Spagna, che ha la più grande flotta di terminali di importazione nell’UE e non aveva mai importato gas russo attraverso gasdotti, è diventata il più grande riesportatore di forniture marittime russe. La crescita dei volumi di GNL ha fatto sì che la quota del gas russo nelle forniture dell’UE sia tornata intorno al 15%. Secondo quanto riferito, lo scorso anno la Russia ha spedito più di 15,6 milioni di tonnellate di GNL ai porti dell’UE, in aumento del 37,7% rispetto al 2021.

Questo aumento non viola il diritto dell’UE. I governi dell’Europa occidentale hanno imposto sanzioni sul petrolio dopo l’avvio di un’operazione speciale in Ucraina nel febbraio 2022, ma non hanno fatto lo stesso per il gas naturale. La Commissione europea ha invece chiesto l’eliminazione volontaria delle importazioni di carburante russo entro il 2027.

Tuttavia, i registri delle spedizioni di gas riportano solo le destinazioni precedenti dei carichi, non la loro origine finale. Ciò significa che il GNL che arriva in Belgio, Francia, Spagna e Paesi Bassi perde l'etichetta russa.

Ma il passaggio dal trasporto via gasdotto all'importazione di GNL ha un costo ambientale significativo, poiché è necessaria energia per gassificare, trasportare e ri-liquidare il combustibile - una tendenza che va contro l'obiettivo dell'UE di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050.

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