10.000 morti. “Adesso Basta”, l’ONU chiede fine della guerra a Gaza
"Un'intera popolazione è assediata e sotto attacco, senza accesso al necessario per sopravvivere, bombardata nelle proprie case, rifugi, ospedali e luoghi di culto."
L’allarme è stato dato ieri dalle 18 agenzie delle Nazioni Unite hanno chiesto, per non dire invocato, la fine del conflitto tra Israele e la Resistenza palestinese. L’ultimo bilancio delle vittime ha superato le 10.000 persone uccise a Gaza dai raid aerei israeliani.
Le agenzie dell’Onu nel loro appello chiedono, tra l’altro, un cessate il fuoco umanitario e “immediato”. Senza mezzi termini: “Sono passati 30 giorni. Ora basta. Tutto questo deve finire".
Come ovvio che sia, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha escluso questa eventualità del cessate il fuoco. Spalleggiato anche dal segretario di stato USA Anthony Blinken, il quale ha ripetuto il ritornello del “cessate il fuoco favorisce Hamas.”
Ogni 10 minuti muore un bambino
A far rabbrividire sono i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA): in media, ogni 10 minuti muore un bambino e due minori rimangono feriti.
Come ha fatto osservare il Medical Aid for Palestines (MAP), organizzazione no-profit con sede a Londra, quest numeri non devono nemmeno suscitare "un sorpresa", dal momento che i bombardamenti israeliani colpiscono in modo “indiscriminato di case, ospedali, campi profughi e scuole.”